Taglio del 20% della spesa dei carburanti con il credito d’imposta. È una delle grandi novità a favore del settore agricolo e della pesca del decreto del Consiglio dei ministri del 18 marzo che contiene misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi Ucraina ed in cui sono state recepite le proposte contenute nel piano della Coldiretti che dall’inizio del conflitto ha sollecitato interventi urgenti al Governo per evitare il default delle imprese agricole e della pesca.
Oltre al taglio del 20 per cento dei costi del carburante per il settore agricolo ci sono anche altri importanti interventi come la rinegoziazione dei mutui agrari, 35 milioni per rafforzare il fondo per lo sviluppo delle aziende agricole e il via libera a fertilizzanti naturali come il digestato prodotto negli allevamenti per far fronte alla carenza di quelli chimici.
In Sardegna vanno a sommarsi ai 44 milioni stanziati dalla Regione per il settore zootecnico ai quali a brevissimo dovrebbero aggiungersi quelli per il settore ortofrutticolo.
Agricoltura che da un’indagine Coldiretti, dall’inizio del conflitto, ha subito un balzo medio di almeno 1/3 dei costi produzione a causa degli effetti diretti ed indiretti delle quotazioni energetiche con valori record per alcuni prodotti: dal +170% dei concimi, al +80% dell’energia e al +50% dei mangimi, che stanno duramente colpendo le aziende costrette a vendere sotto i costi di produzione.
Coldiretti ha dato vita ad una mobilitazione in tutte le Regioni sul caro prezzi acuito successivamente dallo scoppio della guerra in Ucraina. In Sardegna Coldiretti, dopo la consegna delle chiavi degli allevatori di Talana ed Arborea, è scesa in piazza a Cagliari il 17 febbraio con circa 2mila soci ottenendo nei giorni successivi dalla Regione i 44 milioni di euro per il mondo zootecnico e l’impegno dell’intervento anche per il settore ortofrutticolo.
Adesso arriva l’intervento del Governo con decreto legge “Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina” dove oltre, tra le altre, alla riduzione delle accise sui carburanti e quindi del loro prezzo di vendita, sono contenuti anche gli interventi specifici per l’agricoltura.
- Riconosce alle imprese agricole e della pesca un credito d’imposta del 20% sulla spesa per i carburanti utilizzati nei mesi di gennaio, febbraio e marzo di questo anno a differenza del taglio delle accise per 25 centesimi che sarà per un solo mese. La misura è finalizzata a compensare i maggiori oneri. Il credito di imposta è cumulabile con altre agevolazioni. Le aziende beneficiarie possono cedere il credito ad altri soggetti compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari e alle imprese di assicurazione.
MESE | MEDIA PREZZO GASOLIO AGRICOLO | PREZZO CREDITO IMPOSTA 20% |
GENNAIO | 0,89 €/L | 0,71 €/L |
FEBBRAIO | 1,00 €/L | 0,80 €/L |
MARZO | 1,34 €/L | 1,07 €/L |
- – Via anche alla rinegoziazione dei mutui agrari e garanzia Ismea. Il provvedimento prevede che le esposizioni in essere concesse dalle banche e dagli altri soggetti autorizzati all’esercizio del credito, potranno essere rinegoziate e ristrutturate per un periodo di rimborso fino a 25 anni. Le operazioni di rinegoziazione e ristrutturazione potranno essere assistite dalla garanzia gratuita fornita dall’Ismea.
– Sono stanziati inoltre 35 milioni per rafforzare il fondo per lo sviluppo e il sostegno delle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura.
– Altra disposizione importante fortemente sostenuta dalla Coldiretti è la sostituzione dei fertilizzanti chimici con il digestato ottenuto dalla digestione anaerobica di sostanze e materiali da soli o in miscela.
“Sono misure importanti che sicuramente non coprono i maggiori costi delle aziende agricole – sostiene il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu – ma hanno il fine di garantire la sopravvivenza delle aziende con una serie di interventi mirati in un momento di grossa sofferenza che sta colpendo trasversalmente tutti i settori economici. Da non dimenticare che in Sardegna c’è stato anche l’intervento della Regione, al momento con 44milioni di euro per il settore zootecnico che a breve, come da impegni, si allargherà anche al settore ortofrutticolo. Adesso è fondamentale che questa importante boccata d’ossigeno arrivi in tempi stretti alle imprese agricole””.
“Contemporaneamente stiamo lavorando per limitare in futuro questi problemi sia attraverso la ri-coltivazioni delle terre sarde e per dar vita ad accordi di filiera tra agricoltori e allevatori sui mangimi – spiega il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba – ma anche sull’energia con il progetto Sardegna green per una regione completamente green che produce in loco la sua energia”.