Una donna su due (50%) ha ricevuto oggi un fiore in omaggio in occasione dell’8 marzo, e di questi, il 42% sono mimose, simbolo come da tradizione della giornata, quest’anno dedicata alle 200mila ucraine arrivate in Italia con la guerra o prima nelle famiglie italiane, che in molti casi vivono giorni di sofferenza per i figli al fronte, ma anche a tutte le donne che stanno affrontando difficoltà e momenti difficili.
È quanto emerge da una rilevazione on line della Coldiretti in occasione della festa che celebra la forza e il ruolo del mondo femminile nella società in un periodo duramente segnato dalla guerra e dalla pandemia.
Se il 42% degli italiani ha scelto le mimose – sottolinea la Coldiretti – un altro 8% si è orientato su altri fiori mentre un 7% ha scelto dolci, cioccolatini e altri doni.
Come Campagna Amica Cagliari che questa mattina nel mercato di Assemini ha omaggiato con un pensiero floreale a km0 (calceolaria e viola del pensiero simbolo rispettivamente della tranquillità e dell’amore) le clienti e le produttrici.
A Oristano, nel mercato di Campagna Amica di via degli Artigiani, Coldiretti Donne Impresa Oristano, oltre a omaggiare con un fiore a km0 le clienti, in collaborazione con Lilt ha promosso “un evento di beneficenza sull’importanza della prevenzione dei tumori e sul prendersi cura della propria salute – sottolinea Mariafrancesca Serra responsabile provinciale di Coldiretti Donne Oristano che ricorda – solo nel 2021 si stimano oltre 55.000 nuove diagnosi, un numero impressionante che l’emergenza Covid non ha fatto che aggravare: troppi gli screening saltati, le terapie, gli interventi e i controlli rimandati”.
A Sassari invece Campagna Amica in collaborazione con Coldiretti Donne Impresa Nord Sardegna, ha donato una primula (fiore della rinascita e della speranza di un nuovo inizio sempre più fiorito) a tutte le donne che questa mattina si sono presentate nel reparto oncologico del Santissima Annunziata per effettuare la terapia, oltre che ai medici e infermieri.
La festa della donna è una giornata che risale al 1908 quando un gruppo di operaie decise di scioperare per vedere riconosciuti i loro diritti, mentre è dal 1946 – spiega la Coldiretti – che in Italia le mimose sono state scelte come il simbolo dell’8 marzo grazie anche alla loro capacità di fiorire in anticipo rispetto alla primavera astronomica.
Quest’anno – sottolinea la Coldiretti – la produzione della mimosa ha dovuto però affrontare il saliscendi dei cambiamenti climatici. A causa di un inverno “bollente” le piante sono fiorite, infatti, con almeno due mesi di anticipo, dovendo poi fare i conti con il ritorno del freddo e della neve che ha sicuramente ridotto la produzione. Oltre a essere il simbolo della presenza femminile nel mondo, dalla famiglia al lavoro, la mimosa esprime anche un importante valore ambientale perché – spiega la Coldiretti – è realizzata in Italia con tecniche eco-compatibili soprattutto nei tipici terrazzamenti che si affacciano sul mare, altrimenti destinati al degrado e all’abbandono. I ramoscelli che verranno regalati – sottolinea la Coldiretti – sono praticamente tutti di origine nazionale e soprattutto della provincia di Imperia, in Liguria, dove si realizza oltre il 90 per cento della produzione italiana.
Foto di copertina: il dono delle primule nel reparto di oncologia di Sassari