
Elezioni Europee. Cinque i cosiddetti ‘impresentabili’, secondo la Commissione parlamentare antimafia, tra questi Salvatore Cicu. Ma l’europarlamentare non ci sta e replica alla decisione della Commissione parlamentare antimafia, postando il suo pensiero sui social:
“Da una parte c’è un documento del Tribunale che attesta la mancanza di condanne di alcun tipo e la mia assoluta ELEGGIBILITÀ!
Dall’altra parte, c’è una commissione presieduta da un deputato del Movimento 5 Stelle che fa di tutto per trasformare questo paese in un paese giustizialista.
È scandaloso che a due giorni dal voto si cerchi di trasformare la realtà in una balla colossale.
Forse a qualcuno da fastidio il fatto di esser stato l’unico in Europa ad aver portato dei risultati concreti per la Sardegna e la Sicilia…
Non è questo il paese in cui voglio vivere, per questo non molliamo e non molleremo mai!”
I cinque ‘impresentabili’, secondo la Commissione parlamentare antimafia, alle elezioni Europee di domenica prossima sono: per Forza Italia – quella di Silvio Berlusconi, imputato per corruzione in atti giudiziari e con dibattimento in corso al tribunale di Roma e Milano; Giovanni Paolo Bernini, condannato a marzo da Corte del tribunale di Bologna per corruzione e per atto contrario a doveri ufficio e prescrizione per induzione indebita a dare i promettere utilità; Salvatore Cicu, imputato per riciclaggio e con dibattimento in corso. Diversa è la situazione di Pietro Tatarella, in carcere e coinvolto nell’inchiesta sulle tangenti a Milano. Quest’ultimo ha fatto ricorso al tribunale del Riesame ed è in attesa dell’esito. Per questo è definito ‘sub iudice’ dalla commissione Antimafia. Emanuela Florino, di Casapound Italia, è invece imputata per associazioni sovversive e banda armata e con dibattimento in corso.
