Comunali 2019. Il centrodestra vince le comunali 2019 nei capoluoghi di provincia, ottiene 12 sindaci e ne aveva solo 7. Il centrosinistra vince in 13 comuni ma ne aveva 19. Il Movimento 5 Stelle rimane a quota due. Le liste civiche di centrosinistra vincono ad Avellino. Domenica prossima si voterà per il primo turno a Cagliari e Sassari, in autunno a Reggio Calabria (sono tre comuni dove il centrosinistra vinse le precedenti elezioni).
Nel dettaglio il centrodestra strappa al centrosinistra i comuni di Pescara, Pavia, Ferrara, Forlì, Vercelli e Biella. Conferma i sindaci di Perugia, Urbino, Vibo Valentia, Ascoli Piceno, Foggia e Potenza.
Il centrosinistra strappa al centrodestra il sindaco di Rovigo e al Movimento 5 Stelle quello di Livorno. Conferma i comuni di Firenze, Bari, Modena, Bergamo, Pesaro, Lecce, Cremona, Cesena, Prato, Reggio Emilia, Verbania.
Il Movimento 5 Stelle strappa al centrosinistra i sindaci di Campobasso e Caltanissetta, ma perde i comuni di Livorno e Avellino.
Le liste civiche di centrosinistra strappano al Movimento 5 Stelle la vittoria ad Avellino. Va ricordato che il centrodestra ha anche strappato al centrosinistra nel 2019 le regioni Piemonte, Abruzzo, Basilicata e Sardegna.
I dati del Viminale
A Potenza la contesa vede Mario Guarente, candidato del centrodestra, vincere con il 50,31%, contro Valerio Tramutoli, rappresentante di due movimenti civici, che ha il 49,69% dei voti, dopo lo spoglio di 77 sezioni su 77.
A Campobasso, il candidato M5s Roberto Gravina si impone con il 69,07%, davanti alla candidata di centrodestra Maria Domenica d’Alessandro, con il 30,93%, dopo 56 sezioni scrutinate su 56.
A Biella la sfida vede la vittoria di Claudio Corradino, del centrodestra, con il 50,98%, contro Donato Gentile, con l’appoggio di quattro liste civiche, che ha il 49,02%, con 46 sezioni su 46.
A Vercelli si impone il candidato di centrodestra Andrea Corsaro, con il 54,80%, contro la candidata di centrosinistra Maura Forte, che ha il 45,20%, con 49 sezioni su 49.
A Verbania Silvia Marchionini, candidata del centrosinistra, vince con il 50,62%, davanti al candidato di centrodestra Giandomenico Albertella, con il 49,38%, con lo scrutinio di 30 sezioni su 30.
A Cremona il candidato di centrosinistra Gianluca Galimberti, con 76 sezioni su 76, vince con il 55,94% contro il candidato di centrodestra Salvatore Carlo Malvezzi, che ha il 44,06%.
A Rovigo il candidato di centrosinistra Edoardo Gaffeo vince con il 50,94% contro la candidata di centrodestra Monica Gambardella, che ottiene il 49,06, con 56 sezioni su 56.
Con 179 sezioni scrutinate su 179, a Prato Matteo Biffoni (centrosinistra) la spunta con il 56,12% sullo sfidante Daniele Spada (centrodestra), che si ferma al 43,88%.
A Livorno Luca Salvetti, candidato del centrosinistra, vince nella partita contro Andrea Romiti del centrodestra. Con 172 sezioni scrutinate su 172, Salvetti raccoglie il 63,32% contro il 36,68% racimolato da Romiti.
Particolarmente simbolica la sfida di Ferrara dove dalle urne arriva un ribaltone dopo circa 70 anni di governo di sinistra: con 160 sezioni su 160, il candidato leghista di centrodestra Alan Fabbri vince con il 56,77%, contro il 43,23% del candidato di centrosinistra Aldo Modonesi.
Anche a Forlì il candidato di centrodestra Gian Luca Zattini vince con il 53,07% contro il candidato di centrosinistra Giorgio Calderoni ha il 46,93%, con 109 sezioni su 109.
A Reggio Emilia Luca Vecchi, candidato di centrosinistra, vince con il 63,31% contro il 36,69% di Roberto Salati, candidato di centrodestra, con 160 sezioni su 160.
Ad Ascoli Piceno Marco Fioravanti del centrodestra vince con il 59,31%, davanti a Piero Celani, con il sostegno di liste civiche, che ha il 40,69%, con 52 sezioni su 52.
Ad Avellino con 72 sezioni su 72, il civico Gianluca Festa è il nuovo sindaco con il 51,52% contro il 48,48% del candidato di centrosinistra, Luca Cipriano. Nelle precedenti elezioni vinse il M5s.
Nella sfida di Foggia Franco Landella, di centrodestra, vince con il 53,28% contro il candidato di centrosinistra Giuseppe Cavaliere, che ha il 46,72%, con 147 sezioni su 147.
Alle 23 (dati dei 134 comuni delle regioni a statuto ordinario, si è votato anche in due comuni del Trentino) ha votato il 52,11% degli aventi diritto, in forte calo rispetto al primo turno del 26 maggio (68,18%). Lo rende noto il sito del ministero dell’Interno.