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Comunità energetiche: il Cacip lancia il progetto che unisce le imprese

Patto tra mondo accademico e Cacip per fa decollare il progetto della creazione di una o più comunità energetiche all’interno delle aree del Consorzio industriale di Cagliari. L’iniziativa verrà presentata venerdì 6 ottobre alle 10,30 nella sala conferenze del Cacip, a Macchiareddu: durante l’incontro, oltre a tracciare le linee guida del progetto, verranno raccolte le prime adesioni da parte delle imprese. 

Abbattimento dei costi dell’energia, una maggiore sostenibilità ambientale: la presidente del Cacip, Barbara Porru, individua le priorità per creare al più presto un grande piano energetico dell’area industriale: “Pensiamo a una struttura solidale in cui le imprese siano parte attiva, producano e si scambino energia diventando così sempre più competitive. Crediamo fortemente che per il futuro di questo territorio sia doveroso affrontare il problema energetico, per questo intendiamo in tempi rapidi dare vita a una o più comunità in grado di mettere in connessione le imprese”.

Per coordinare l’attività di sviluppo della comunità energetica all’interno dell’agglomerato industriale del Cacip, è stato scelto Emilio Ghiani, professore associato e docente del corso di Impianti e produzione dell’energia elettrica presso l’Università degli Studi di Cagliari. 
L’obiettivo principale di questo ruolo, fortemente voluto dalla presidente, Barbara Porru, è quello di coinvolgere e coordinare le imprese operanti all’interno del consorzio al fine di promuovere la collaborazione, la condivisione delle conoscenze e l’adozione di pratiche energetiche sostenibili finalizzate al raggiungimento degli obbiettivi della cosiddetta transizione energetica, che comprendono l’autoproduzione da fonti rinnovabili, l’efficientamento energetico, la digitalizzazione ed elettrificazione dei consumi. 

Il professor Emilio Ghiani spiega come faciliterà la nascita di una o più comunità energetiche nell’area industriale del Consorzio: “La mia attività ha preso il via il 18 settembre e avrà come obbiettivo anzitutto quello di analizzare le esigenze delle imprese, individuare i consumi energetici di tipo termico ed elettrico e iniziare a costituire un primo aggregato di aziende che intendono aderire e creare una o più comunità energetiche all’interno delle aree del Cacip. Si partirà subito quindi con la definizione di obiettivi a breve e lungo termine per le comunità energetiche che si creeranno, la promozione di progetti pilota, e inizierà una prima fase di monitoraggio e reporting sull’andamento della attività”. 

Piena condivisione per il raggiungimento di una crescita comune e partecipazione: sono questi i pilastri su cui fonda il progetto di svincolare dagli alti costi energetici le aziende dell’area industriale.

“Poiché la modalità di adesione alle comunità energetiche è di tipo volontario – spiega Ghiani -, puntiamo a realizzare e mantenere un canale costante di comunicazione e coinvolgimento con i membri che ne faranno parte, raccogliendo feedback con l’obiettivo di far crescere di conseguenza il numero dei partecipanti. A tal fine sarà istituito all’interno del centro servizi un ufficio apposito per la gestione dei progetti relativi agli sviluppi delle comunità energetiche rinnovabili”.

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