Confartigianato Sardegna presenta le sue proposte alla Commissione speciale

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35 mila imprese artigiane sarde convivono, oramai da anni, con un periodo di crisi che non accenna a sparire. Guardando ai numeri, solamente nei primi 6 mesi del 2018, c’è un saldo negativo di attività di 784 realtà produttive e se si estende la ricerca ai dieci anni, ben 7.456 attività hanno abbassato definitivamente la saracinesca.

Per cercare di mitigare questo non florido momento, Confartigianato Imprese Sardegna, nel documento presentato alla Commissione speciale sulla grave situazione delle imprese dell’artigianato e del commercio, evidenzia i punti cardine per rilanciare il comparto.
Rifinanziare la storica Legge 51 per l’artigianato, programmare lo sviluppo triennale del settore, favorire il passaggio generazionale aziendale tra genitori e figli, sostenere i giovani imprenditori nell’acquisto di locali in centro storico da adibire a bottega artigiana, supportare la creazione di reti di impresa artigiane ma anche incentivare la lotta all’abusivismo con controlli più serrati anche sulle attività pubblicizzate sui social network, sviluppare maggiormente l’artigianato tipico, tradizionale e alimentare e concedere contributi agli Enti Locali per eventi di valorizzazione delle imprese artigiane regolari.
Con il lavoro fatto per contribuire a “disegnare” questa legge – affermano Antonio Matzutzi e Stefano Mameli, Presidente e Segretario di Confartigianato Imprese Sardegna – abbiamo voluto ribadire i punti cardine dell’attività che da sempre ci contraddistingue ovvero il sostegno economico alle imprese, la pianificazione pluriennale per la crescita del comparto, il contrasto al lavoro nero e all’abusivismo, la promozione delle giovani imprese e lo sviluppo dell’alimentare, senza dimenticare di affrontare tutte le altre problematiche che attanagliano e bloccano il nostro “mondo”.
Per i due sindacalisti, la sfida è ancora aperta.
Crediamo sia giunto il momento anche di ridare vita e ossigeno alla storica, apprezzata e indimenticata, Legge Regionale 51 del 1993 – continuano Matzutzi e Mameli – che per 20 anni ha consentito alle aziende di svilupparsi, potenziarsi, adeguarsi dimensionalmente e unirsi per crescere nelle produzioni e nella commercializzazione di prodotti e servizi”. “I nostri auspici – sottolineano Presidente e Segretario di Confartigianato Sardegna – sono che la Proposta, oltre ai concetti contenuti al suo interno, possa avere anche una adeguata attenzione dal punto di vista delle risorse, che l’iter arrivi presto a conclusione e che la Commissione possa licenziare celermente e definitivamente la Proposta di Legge per poi affrontare il passaggio in Aula”. “L’impegno e la condivisione ci sono stati – concludono Matzutzi e Mameli – ora sono necessari fatti tangibili e fondi a disposizione”.

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