Confindustria Sardegna: incremento costi trasporto via mare, a rischio il sistema produttivo dell’isola

0 0
Read Time:2 Minute, 6 Second

Confindustria Sardegna ribadisce la gravità e insostenibilità dei costi del trasporto merci da e per la Sardegna a seguito dell’applicazione della direttiva comunitaria ETS (Emission Trading System) che, entrata in vigore già dal 1° gennaio 2024, prevede un ulteriore significativo incremento a partire dal corrente mese di gennaio 2025.

L’adozione di tale misura, inizialmente pensata dalla UE per contrastare l’impatto ambientale del settore navale, sta di fatto determinando un aumento dei costi di trasporto via mare con conseguenze disastrose per tutte le imprese sarde, fortemente penalizzate dalla condizione di insularità sia per gli approvvigionamenti delle merci che, soprattutto, per l’esportazione delle proprie produzioni nei mercati esterni.

Ѐ del tutto evidente che, applicato in questo modo, il meccanismo dell’ETS ha come unico effetto quello di determinare una inaccettabile condizione di disparità per le produzioni sarde rispetto a quelle delle altre regioni UE, con una conseguentemente perdita di competitività, causata da fattori esterni alla gestione delle imprese, che potrebbe rivelarsi irreversibile.

Dalle ultime comunicazioni ricevute dalle società di trasporto, gli aumenti per questo primo trimestre del 2025 stanno causando un incremento delle tariffe delle tratte marittime pari a circa il 30% del costo totale del nolo. Per la linea Olbia – Livorno, ad esempio, l’incremento è di 197,20€, mentre sulla tratta Cagliari – Livorno è di 217,60€.

Il meccanismo di tassazione raggiungerà il suo apice nel 2026, quando le compagnie marittime dovranno coprire il 100% delle emissioni, con conseguente ribaltamento della tassazione ETS sul comparto produttivo isolano.

«Questo scenario rischia di compromettere la competitività di tutto il sistema industriale e manifatturiero dell’isola» – affermano Maurizio De Pascale, Presidente di Confindustria Sardegna, Antonello Argiolas, Giovanni Bitti e Achille Carlini, Presidenti delle Associazioni territoriali degli Industriali – «È fondamentale intervenire con urgenza per evitare che questa situazione porti al collasso totale delle nostre aziende».

Confindustria Sardegna, in stretto raccordo con le Associazioni territoriali degli industriali, ha già promosso delle iniziative di coinvolgimento e sollecitazione delle Istituzioni regionali e nazionali.

La situazione è tale da rinnovare una richiesta di intervento urgente alle competenti Istituzioni affinché vengano adottati quei correttivi per mitigare ed assorbire gli aumenti dei costi di trasporto sostenuti dalle imprese sarde, oramai sempre più penalizzate e costantemente messe a dura prova dalle annose questioni che ne minano da anni i livelli di competitività costruiti con fatica, impegno e innovazione.

Ѐ questa l’occasione di fare valere in tutte le sedi la condizione di insularità della nostra regione, nobile principio che, come noto, ancora attende la tanto auspicata applicazione.

print
Happy
Happy
0 %
Sad
Sad
0 %
Excited
Excited
0 %
Sleepy
Sleepy
0 %
Angry
Angry
0 %
Surprise
Surprise
0 %

Average Rating

5 Star
0%
4 Star
0%
3 Star
0%
2 Star
0%
1 Star
0%

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *