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Consiglio comunale di Oristano – Approvati i bilanci dell’Istar e della Scuola civica di musica

Il Consiglio comunale di Oristano, su proposta dell’Assessore alla Cultura Luca Faedda, ha approvato il bilancio di previsione dell’Istar e della Scuola civica di musica.

Il Bilancio di Previsione 2022/2024 dell’Istar, approvato con 15 voti a favore e 6 contrari, prevede entrate per 58 mila euro (50 mila di contributo dalla Regione e 8 mila dal Comune di Oristano) e altrettante uscite per il compenso al direttore scientifico, all’attività scientifica di divulgazione, convegnistica ed editoriale.

“Vogliamo rafforzare l’attività dell’Istituto storico arborense, consolidando quella scientifica che è di altissimo livello con altre di divulgazione a beneficio dei cittadini” ha spiegato l’Assessore Faedda secondo cui il museo della Sardegna giudicale potrebbe essere lo strumento per aiutare l’Istar nella divulgazione della storia giudicale.

Il Presidente della Commissione Cultura, Antonio Iatalese, ha relazionato sul lavoro dell’organo consiliare, ricordato il voto a favore di 4 componenti e quello contrario di 1, e l’analisi sul lavoro dell’istituto con la necessità di sostenerla.

Francesca Marchi (Oristano più) ha parlato di un “bilancio in ordine, ma senza prospettive di crescita. L’istituto ha un grande valore, ma ci aspettiamo maggiori sforzi per la diffusione della storia del giudicato e del marchesato a beneficio di tutti i cittadini e non solo degli studenti. Ben vengano convegni e congressi, ma serve uscire dalla torre d’avorio e far avvicinare gli oristanesi alla loro storia, magari in sinergia con la Fondazione Oristano e l’Università”.

Secondo Francesco Federico (Oristano democratica e possibile) “la divulgazione della storia giudicale da parte dell’Istar non è percepita dalla città. I convegni e gli incontri non sono sufficienti a dare consapevolezza sulla nostra storia. Non è un appunto verso l’istituzione che anzi meriterebbe anche maggiore attenzione”.

Giuliano Uras (Sardegna 20Venti) ha sottolineato “l’altissimo livello scientifico dell’Istar, ma per molto tempo l’attività è stata di nicchia e di difficile divulgazione. Da assessore alla cultura sollecitai una pubblicazione di facile lettura e che sarebbe stata apprezzata dalla città, oggi propongo un incontro con l’Istar per conoscerne meglio l’attività, ma anche per dare un nostro contributo”.

Gianfranco Porcu (PSDAZ): “Sostenere la ricerca scientifica, anche se di nicchia, è importante perché è un tesoro che rimane. Però parallelamente occorre trovare altre modalità di divulgazione a beneficio dei cittadini e della conoscenza della storia del Giudicato e del Marchesato”.

Sergio Locci (Aristanis) ha ricordato che “nel 1995 l’Istar nacque per divulgare la storia del Giudicato attraverso la ricerca scientifica. È una storia importante come conferma la Carta de Logu che però ancora oggi è sconosciuta ai più anche se è di grandissimo valore scientifico. La nostra storia, quella del Giudicato e quella di Eleonora d’Arborea, merita di essere conosciuta ed è doveroso trovare nuovi modi per farla conoscere”.

Il bilancio di previsione 2022/2024 della Scuola civica di musica, approvato con 15 voti a favore e 5 contrari, si attesta sui 104 mila euro con trasferimenti dalla Regione per 37 mila euro (calcolato sulla base della popolazione), contributo ordinario del Comune di 9 mila euro e uno straordinario di 15 mila euro e il resto dalle iscrizioni rette degli studenti. “Per il prossimo triennio per la scuola si prevedono 190 allievi che potranno frequentare 24 corsi, dalla propedeutica alla musicoterapia per ragazzi disabili, più quelli degli strumenti – ha spiegato l’Assessore Faedda -. La svolta per la Scuola civica di musica può arrivare solo dall’aumento dei contributi della Regione che si può ottenere solo con una scuola intercomunale superando la soglia dei 35 mila abitanti”.

Il Presidente della Commissione Cultura, Antonio Iatalese, ha relazionato sul lavoro dell’organo consiliare, ricordato il voto a favore di 4 componenti e quello contrario di 1, e si è soffermato sull’attività della scuola “con corsi aperti a tutte le età e l’importante novità dei corsi per disabili. La carenza di risorse impedisce l’organizzazione dei saggi dei corsisti”.

“Il bilancio è sano, ma è quasi la fotocopia di quello dello scorso anno – ha detto Francesca Marchi (Oristano più) -. Non si capisce perché non siamo riusciti ad esercitare una funzione attrattiva nei confronti di altre scuole presenti nel territorio come quelle di Marrubiu/Terralba e quella di Cabras sono nate successivamente alla nostra”

Francesco Federico (Oristano democratica e possibile) ha lamentato “mancanza di informazione sull’attività e locali della scuola con gravi criticità, elementi che possono condizionare il numero di iscritti e l’attività”.

Per Efisio Sanna (Oristano più) “l’equilibrio finanziario non si ottiene aumentando numero degli allievi, ma solo con un contributo regionale adeguato che ne consenta la connotazione sociale. Bisogna anche lavorare per renderla intercomunale, ma il Consiglio di amministrazione non mi pare abbia operato tentativi in questa direzione”.

Sergio Locci (Aristanis) ha illustrato una interpellanza sulla sanità: “Devo manifestare la mia costernazione, in questa sala si è parlato spesso di sanità, ma il tempo passa e non succede niente – ha detto Locci -. La gente sta morendo e non trova la possibilità di trovare soddisfazione alle sue giuste esigenze di assistenza sanitaria. Chiedo che il Sindaco si faccia promotore di un’azione per contrastare lo smantellamento della sanità pubblica”.

“Il mio atteggiamento è stato sempre di collaborazione per ottenere i massimi risultati per un sistema sanitario efficiente. È fondamentale interfacciarsi con chi ha gli strumenti per risolvere i problemi: il direttore generale della ASL e la Regione prima di tutti. Nel direttore generale ho trovato una persona impegnata nella risoluzione dei problemi – ha detto il Sindaco Massimiliano Sanna rispondendo all’interpellanza -. Ho avviato un percorso con gli incontri con il direttore generale, compreso quello nell’aula consiliare, che proseguirà nei prossimi giorni con un incontro aperto al pubblico. Contestualmente prosegue il lavoro nel territorio per il rilancio dell’attività del distretto sanitario e la costituzione della conferenza dei distretti. Propongo un tavolo tecnico con gli specialisti e i politici per elaborare un progetto di sanità d’ambito. Le azioni di protesta sono l’ultima strada, preferisco le azioni concrete per costruire con la collaborazione reciproca”.

Sempre ieri il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità la mozione dei Consiglieri Carmen Murru, Antonio Iatalese e Gianfranco Licheri (Riformatori) per il contrasto al randagismo attraverso l’organizzazione di campagne di sterilizzazione dei cani privati.

“Il fenomeno del randagismo è una piaga per tutta l’Italia con grandi divari tra nord e sud – ha detto Carmen Murru illustrando la mozione -. La Sardegna, che è una delle regioni con il tasso di randagismo più alto, registra numeri elevati. Oristano non è esente dal fenomeno. Tantissimi cuccioli vengono abbandonati, per le cause più disparate, ma soprattutto per la riproduzione incontrollata. Diverse associazioni si occupano del problema e accolgono i cuccioli a loro spese, spese che a volte diventano insostenibili. È importante dunque attivare una politica contro il randagismo ed è importante che anche le istituzioni si occupino del problema. Il Comune spende molto per il funzionamento del canile: 263 mila euro nel 2019, 232 mila nel 2020 e 214 mila nel 2021. La risposta più efficace è una campagna di sterilizzazione attraverso una sinergia tra il Comune, la Asl e la Regione. Chiediamo dunque un apposito capitolo di bilancio e risorse da destinare a campagna quinquennale contro il randagismo attraverso la sterilizzazione”.

La proposta ha trovato il consenso di Francesca Marchi (Oristano più) secondo cui “il problema randagismo è sociale ed economico”, Francesco Federico (Oristano democratica e possibile) che ha sottolineato l’importanza di una campagna di sensibilizzazione “ma è inusuale che la mozione sia presentata da consiglieri di maggioranza”, Giuliano Uras (Sardegna 20venti) secondo cui “l’argomento in passato è stato trascurato, oggi lo affrontiamo con una nuova sensibilità. Questa è una maggioranza diversa da quella passata”, Antonio Iatalese (Riformatori) che ha evidenziato “la nuova sensibilità che emerge in consiglio. Il problema del randagismo è noto e c’è tanto da fare, partiamo da questa mozione”, Efisio Sanna (Oristano più) che ha ricordato che “la civiltà di un popolo si misura da come tratta gli animali. Questo è un tema che per troppo tempo è stato trascurato”, Sergio Locci (Aristanis) che ha sollecitato “una campagna di sterilizzazione attraverso incentivi ai proprietari degli animali, ma anche nuovi tratti di spiaggia per gli animali”, Fulvio Deriu (FDI) che ha proposto l’assegnazione di terreni alle associazioni per la creazione di oasi canine e feline.

Anche l’Assessore all’Ambiente Maria Bonaria Zedda ha condiviso lo spirito della mozione: “È vero, il fenomeno è meno presente in città e molto di più nelle periferie e in campagna, ma è un problema serio che merita grande attenzione. Nel 2021 il Comune ha speso 263 mila euro per il canile, è una somma rilevante, per ridurla si può intervenire favorendo le adozioni, che il Comune già incentiva con contributi e sgravi sui tributi, ma anche con un’azione di concerto tra istituzioni e associazioni”. Sull’istituzione di un capitolo del bilancio comunale dedicato alle sterilizzazioni l’Assessore Zedda ha precisato che al momento non si può parlare di cifre “ma di sicuro interverremo nei confronti della Regione per un intervento straordinario e ben strutturato. Le campagne di sterilizzazione sono state molto utili per ridurre il fenomeno del randagismo”.

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