Alla corte della FAO per presentare pratiche di allevamento sostenibili della Sardegna agropastorale. Stamane il Consorzio di Tutela dell’Agnello Igp di Sardegna si trova a Roma e partecipa alla conferenza “Worldwide Perspectives on Geographical Indications”, evento internazionale che si concluderà il 21 febbraio prossimo, organizzato dalla FAO insieme al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali italiano e con il supporto di vari partner internazionali, che ha come tema centrale “Innovazione e Tradizione per la Sostenibilità”. “Porteremo il nostro contributo e lo faremo con la presentazione di progetti che abbiamo sviluppato e testato in Sardegna, resi possibili grazie alle tante attività e collaborazioni che portiamo avanti come consorzio di tutela” spiega Battista Cualbu, presidente del Contas. La conferenza infatti sarà un’opportunità per ricercatori, autorità pubbliche, agenti di sviluppo, organizzazioni di produttori e rappresentanti della società civile di tutto il mondo di incontrarsi e condividere esperienze e ricerche. Sarà anche un’occasione per discutere future collaborazioni e per promuovere la consapevolezza sull’importanza delle Indicazioni Geografiche Protette (IGP) come strumento di valorizzazione dei prodotti locali e di protezione del patrimonio culturale. Durante l’evento, il CONTAS presenta i risultati raggiunti dal progetto di ricerca LIFE Green Sheep, un’iniziativa pionieristica che mira a promuovere pratiche agricole sostenibili e a ridurre l’impatto ambientale della produzione ovina in Sardegna, sviluppato dall’agenzia Agris Sardegna, Laore e Università di Sassari, Dipartimento di Agraria. La presentazione orale sarà tenuta da Maria Gabriella Serra, ricercatrice di AGRIS che illustrerà le tecniche innovative adottate e i benefici ottenuti sia per l’ambiente che per le aziende che hanno partecipato al progetto. “Presentare i risultati del Progetto LIFE Green Sheep alla FAO è un grande onore – spiega -. Il nostro lavoro mira a dimostrare che è possibile coniugare le esigenze degli allevatori con quella della sostenibilità. Siamo convinti che la collaborazione con ricercatori di tutto il mondo e lo scambio di conoscenze siano essenziali per affrontare le sfide globali legate alla sostenibilità ambientale. I benefici ottenuti dal progetto non riguardano solo la Sardegna, ma rappresentano un modello replicabile in altre realtà agricole”. “Per noi un’opportunità straordinaria per condividere le nostre esperienze e per apprendere dalle migliori pratiche a livello globale – continua Battista Cualbu -. Il Progetto LIFE Green Sheep è un esempio concreto di come la tradizione e l’innovazione possano lavorare insieme per creare un futuro più sostenibile per tutti”. “Infatti la ricerca scientifica è fondamentale per il nostro consorzio – sottolinea il direttore del Contas Alessandro Mazzette -. Essere qui, alla FAO, e poterci confrontare con ricercatori di tutto il mondo che raccontano le loro scoperte, è un’opportunità unica. Siamo sicuri che la strada della sostenibilità è quella giusta per il futuro delle nostre aziende. La FAO rappresenta un punto di riferimento globale per la ricerca e la sostenibilità, e poter dialogare con esperti di altissimo livello ci permette di arricchire le nostre conoscenze e di migliorare continuamente i nostri processi. Questo scambio di idee e pratiche ci aiuta a rafforzare il nostro impegno verso una produzione ovina rispettosa dell’ambiente e delle comunità locali”.
Contas. I progetti del comparto agropastorale all’evento della FAO
