Contrasto alla Peste Suina Africana, il modello Sardegna presentato al G7 Animal Health di Parigi

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Il modello adottato dalla Sardegna per il contrasto e l’eradicazione della Peste Suina Africana è stato presentato, lo scorso 24 maggio, al G7 Animal Health che si è svolto a Parigi. Su invito della presidenza di turno francese del G7, rappresentata dal dottor Loic Evain responsabile dei Servizi veterinari pubblici in Francia, la delegazione italiana, guidata dal direttore generale del ministero della Salute Silvio Borrello, ha illustrato ai capi dei servizi veterinari pubblici dei membri del G7 il lavoro svolto in questi anni. Durante la relazione, Silvio Borrello è stato coadiuvato dal coordinatore unico dell’ATS Sardegna sulla PSA, Francesco Sgarangella, e dal rappresentante del Centro di referenza nazionale per la PSA, Francesco Feliziani.

Il modello per il contrasto al virus è stato portato a esempio sia per la gestione della malattia attraverso una catena di coordinamento riorganizzata, come richiesto dagli audit della CE, sia per l’approccio multidisciplinare che ha visto operare insieme gli assessorati regionali alla Sanità, all’Agricoltura e all’Ambiente, con veterinari, allevatori, cacciatori e corpo forestale.

Nel corso della relazione, il contrasto all’allevamento illegale dei suini al pascolo brado, con la conseguente riduzione del vero serbatoio del virus che costituiva la continua diffusione della malattia verso i suini domestici regolarmente registrati e i cinghiali, è stato indicato come il principale fattore di rischio affrontato in Sardegna. Il netto miglioramento del contesto epidemiologico nell’isola, con una drastica riduzione dei focolai negli allevamenti domestici e l’eccezionale riduzione della positività nei cinghiali, riscontrata sia nella sorveglianza attiva (cinghiali cacciati) sia nella sorveglianza passiva (esame delle carcasse ritrovate sul territorio), è stato evidenziato invece quale trend positivo della strategia messa in atto.

«La presentazione del modello Sardegna in occasione del G7 Animal Health ha rappresentato un importante momento di confronto e discussione tra gli esperti del settore, in un periodo nel quale in ampie porzioni dell’Asia, dell’Indocina, del Caucaso e dell’Europa si sta registrando una drammatica evoluzione dell’epidemia della Peste Suina Africana, con gravi ripercussioni per la filiera suinicola mondiale – afferma il coordinatore unico dell’ATS Sardegna sulla Psa, Francesco Sgarangella. A conferma della gravità della situazione, l’Organizzazione Mondiale per la Sanità Animale e la Food and Agriculture Organization delle Nazioni Unite, hanno lanciato proprio a Parigi un’iniziativa di controllo globale della malattia. In questo contesto – conclude Sgarangella – l’eradicazione della Peste Suina Africana in Sardegna, rappresenterebbe un importante volano per il comparto suinicolo regionale».

Dal 24 al 28 giugno è prevista la missione ispettiva del FVO (Food Veterinary Office della Commissione Europea) per verificare lo stato di attuazione del piano di eradicazione e osservare sul campo i progressi della lotta al virus.

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