Il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol ha dichiarato una “legge marziale d’emergenza” in un discorso televisivo a sorpresa. Yoon ha dichiarato che la misura si è resa necessaria a causa delle azioni dell’opposizione del Paese, accusata di controllare il Parlamento, di simpatizzare con la Corea del Nord e di paralizzare il governo, scrive AbcNews. Yoon ha spiegato che la misura era necessaria per proteggere il Paese dalle “forze comuniste nordcoreane” in un acceso dibattito parlamentare sul bilancio. Dopo l’annuncio, le tv hanno mostrato in diretta le immagini di elicotteri che atterravano sul tetto del Parlamento.
L’Assemblea nazionale sudcoreana ha votato per bloccare la dichiarazione di legge marziale con un voto di ampia maggioranza: 190 a favore su 300 (il partito d’opposizione dispone di 170 seggi). Per legge, il presidente deve conformarsi. I deputati sudcoreani riuniti in parlamento hanno votato all’unanimità per bloccare il decreto. Dei 300 membri dell’Assemblea nazionale, 190 erano presenti per votare nella sessione notturna convocata in piena emergenza. Tutti e 190 hanno votato per bloccare la mossa.
A dispetto di mesi di scontri, da ultimo quello aspro sul budget per il 2025, maggioranza e opposizione si sono trovate unite nel condannare la svolta autoritaria. Il leader del People Power Party Han Dong-hoon, lo stesso del presidente Yoon e al potere, ha descritto la mossa come “sbagliata” e ha giurato di opporsi insieme al popolo sudcoreano. Il capo dell’opposizione Lee Jae-myung, che ha perso di misura contro Yoon alle elezioni del 2022, ha etichettato la proclamazione della legge marziale come “illegale e incostituzionale”, dicendosi sicuro che “Yoon Suk-yeol non è più il presidente della Corea del Sud”. La scorsa settimana i parlamentari dell’opposizione hanno approvato un piano di bilancio molto ridimensionato rispetto ai desiderata presidenziali.