Il capitano dell’ItalDavis Corrado Barazzutti alla vigilia dell’incontro con la Corea del Sud a Cagliari, dichiara all’Ansa: “La situazione è seria, siamo qui per giocare una competizione sportiva, cerchiamo di andare avanti senza panico, aspettiamo le direttive del Governo. Giocheremo se potremo giocare, rispetteremo le indicazioni del Governo. I danni? Posso immaginare un grosso danno, ma bisogna pensare anche alla gravità del momento.”
Meno due giorni al primo match di Coppa Davis tra Italia e Corea del Sud a Cagliari. Ma il tema principale è sempre quello: tutti in attesa dei provvedimenti del Governo per capire se si gioca o se gli incontri si disputeranno a porte chiuse o con il pubblico.
La cancellazione sembra molto improbabile. “Siamo in attesa delle decisioni delle autorità – spiega il dirigente della Fit, Sergio Palmieri – tutte le misure di prevenzione le abbiamo già prese”. Porte chiuse? “Abbiamo visto che in Giappone hanno adottato questa soluzione. E anche Polonia-Hong Kong è a porte chiuse”. Il possibile danno economico per un eventuale sfida senza pubblico? “Solo la biglietteria – ha spiegato Palmieri – diritti tv e sponsor non sono a rischio. Ma il danno economico, in una situazione come questa, non è così importante”.