Il lavoro domestico non rientra tra le attività sospese quindi chi è impiegato nel settore domestico potrà normalmente continuare a svolgere la propria attività, ad ore o a tempo pieno, come colf, badante o baby sitter. Nessuna restrizione è, infatti, prevista per il comparto nell’ultimo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.
Il settore domestico è nella lista delle attività non soggette allo stop. La definizione tecnica della categoria Ateco n. 97 identifica, infatti, tutti i datori di lavoro domestico, sia le famiglie che impiegano colf, badanti e baby sitter, che le comunità familiarmente strutturate, ovvero quelle realtà organizzate in convivenza ma senza vincoli di sangue come le comunità religiose, laiche o militari.
Tuttavia, in considerazione dell’emergenza che stiamo vivendo, sarebbe opportuno sospendere le attività non strettamente necessarie, ovvero quelle che non siano legate all’assistenza di persone non autosufficienti a cui, per ovvie ragioni, deve essere garantita una continuità.
le attività di lavoro domestico quindi possono proseguire, purché sia assicurato il rispetto delle raccomandazioni per prevenire il contagio
• igiene delle mani e delle superfici;
• distanziamento sociale, ove possibile;
• utilizzo dei dispositivi di protezione individuale (mascherine e guanti).
Sospensione del versamento dei contributi
L’art.37 del Decreto Legge n.18 del 17 marzo 2020 (Decreto “Cura Italia”), ha stabilito la sospensione dei termini relativi ai versamenti dei contributi previdenziali, assistenziali e assicurativi in scadenza dal 23 febbraio 2020 al 31 maggio 2020; Tali pagamenti dovranno essere effettuati entro il 10 giugno 2020, senza alcuna applicazione di interessi o sanzioni.
Giornalista. Direttore responsabile