Sono tutti prorogati fino al 13 aprile prossimo i provvedimenti adottati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per far fronte, nelle materie di competenza, all’emergenza sanitaria da Covid19 e per contrastare la diffusione della malattia. Confermata anche l’ordinanza del Ministro della Salute Speranza di concerto con la Ministra De Micheli del 28 marzo con le regole per il rientro in Italia per mezzo del trasporto di linea e privato.
La Ministra Paola De Micheli ha firmato il Decreto che prolunga l’efficacia di nove Decreti interministeriali, siglati col Ministero della Salute, contenenti diverse misure finalizzate ad una forte limitazione della mobilità delle persone sul territorio italiano e del trasporto dei passeggeri attraverso i diversi vettori e armatori.
Nel medesimo Decreto, nel confermare le misure già adottate, vengono introdotte ulteriori prescrizioni per chi fa ingresso in Italia che regolano alcune situazioni specifiche: chi arriva nel nostro Paese per un periodo limitato di tempo esclusivamente per ragioni di lavoro, e chi è in transito per raggiungere una destinazione in Italia dall’estero o dall’Italia per l’estero.
Vengono inoltre specificate alcune delle misure organizzative per lo svolgimento del trasporto dei passeggeri a cui devono attenersi i vettori e gli armatori, al fine di contrastare i rischi di contagio a bordo dei mezzi.
Confermata la misura per l’ingresso nel territorio nazionale esclusivamente per comprovate esigenze lavorative che consente di trattenersi per un periodo non superiore a 72 ore, salvo motivata proroga di ulteriori 48 ore. Nel provvedimento sono specificati nel dettaglio gli adempimenti da mettere in atto. In tale circostanza il viaggiatore è tenuto a consegnare all’imbarco la dichiarazione con l’esatta indicazione delle motivazioni di lavoro e la durata della permanenza in Italia, l’indirizzo completo del luogo di soggiorno e il mezzo privato o proprio che verrà utilizzato per raggiungerlo dal luogo di sbarco, e il recapito telefonico presso cui ricevere le comunicazioni durante la permanenza in Italia. E’ necessario inoltre comunicare l’ingresso in Italia al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente. Allo scadere del periodo di permanenza indicato subentra l’obbligo di lasciare immediatamente il territorio nazionale, o in alternativa l’inizio del periodo di isolamento fiduciario per 14 giorni. Gli stessi obblighi sono previsti per chi entra in Italia mediante mezzo di trasporto proprio o privato.
In caso di transito nel territorio italiano con un mezzo privato o proprio per raggiungere un altro Stato (UE o extra UE), resta l’obbligo di comunicare immediatamente il proprio ingresso in Italia al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente, in base al luogo di ingresso nel territorio nazionale. Il periodo massimo di permanenza nel territorio italiano è di 24 ore, prorogabile per specifiche e comprovate esigenze di ulteriori 12 ore.
I passeggeri di un volo aereo che faccia scalo in Italia con destinazione finale in un altro Stato (UE o extra UE), sono tenuti a consegnare al vettore all’atto dell’imbarco la documentazione con i motivi del viaggio, la durata della permanenza in Italia e la località di destinazione finale, e a non allontanarsi dalle aree delle aereostazioni a loro specificatamente destinate.
Per i vettori e gli armatori sono state introdotte alcune prescrizioni di carattere organizzativo da applicare nel corso dei viaggi. Prima dell’imbarco è necessario acquisire e verificare la documentazione dai viaggiatori, provvedendo alla misurazione della loro temperatura corporea. A bordo dei vettori devono essere adottate tutte le misure per assicurare nei momenti del viaggio la distanza interpersonale di almeno un metro tra i passeggeri trasportati e promuovere l’utilizzo da parte dell’equipaggio e dei passeggeri dei mezzi di protezione individuali. Il vettore aereo provvede, al momento dell’imbarco, a fornire ai passeggeri che ne risultino sprovvisti, tali dispositivi.