Niente abbracci, stop alle manifestazioni, limitazioni per gli anziani. Sono alcuni dei punti chiave del decreto del presidente del Consiglio dei ministri contenente le nuove misure sanitarie per fronteggiare l’emergenza coronavirus. L’ok al provvedimento, basato anche sulle proposte del comitato tecnico scientifico voluto dal premier Giuseppe Conte, dovrebbe arrivare oggi. È previsto invece per giovedì il Cdm che darà il via all’iter per la richiesta dello sforamento del deficit per 3,6 miliardi e per avviare l’esame del nuovo decreto con le misure economiche.
Il decreto avrà almeno 30 giorni di validità, ma le misure saranno rivalutate ogni due settimane. Tra le indicazioni del comitato, che potrebbero integrare quelle del Dpcm, quella di evitare le strette di mano, gli abbracci e in generale i contatti fisici ravvicinati e l’invito a mantenere la distanza di almeno un metro dalle altre persone. Qualcuno, riporta il Corriere della Sera, aveva ipotizzato che la distanza potesse arrivare fino a due metri, ma questo avrebbe determinato la chiusura immediata di scuole, università e uffici pubblici. Nel decreto potrebbe esserci anche l’invito alle persone che hanno oltre 75 anni e quelle che ne hanno più di 65 e sono ammalate a non frequentare luoghi affollati.
Stop anche a meeting, congressi e manifestazioni, comprese quelle sportive, con le partite di calcio che potranno svolgersi solo a porte chiuse. Previsto anche il rinvio di tutti i convegni e congressi, in particolare di quelli che riguardano il personale sanitario e dei servizi di pubblica utilità, per renderlo disponibile per l’emergenza. Tuttavia, il comitato raccomanda poi ai Comuni e alle associazioni di offrire attività ricreative individuali, magari da svolgere all’aperto.
Fra le raccomandazioni, anche quella di evitare monili mentre ci si lavano le mani, perché sono di ostacolo al corretto modo di farlo, e di evitare scambi di bottiglie e bicchieri, in particolare durante le attività sportive.
Una delle proposte del comitato riguarda la limitazione della permanenza dei parenti di ammalati nelle sale di aspetto dei pronto soccorso e le visite dei familiari degli anziani ospiti nelle case di riposo. Infine, il governo mira anche a potenziare il sistema sanitario, con un aumento del 50% dei posti nelle terapie intensive, quelle più sotto pressione in emergenza coronavirus.
Per quanto riguarda lo sforamento del deficit, la richiesta potrebbe arrivare venerdì in Parlamento. Un tema molto atteso dalle opposizioni, che si aspettavano di affrontarlo ieri nella riunione dei capigruppo, nella quale invece il premier e il ministro della salute Roberto Speranza hanno illustrato le nuove contromosse sanitarie.