Site icon CAGLIARI POST

Corridoio umanitario per 1000 richiedenti asilo dal Libano in Italia

Favorire l’arrivo in Italia in modo legale e in condizioni di sicurezza per 1000 richiedenti protezione internazionale provenienti dal Libano, questo l’obiettivo del protocollo d’intesa per la realizzazione del progetto “Apertura dei corridoi umanitari” siglato la mattina del 5 agosto 2021, al Viminale dal capo dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione del ministero dell’Interno Michele di Bari, dal ministro plenipotenziario del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale Luigi Maria Vignali, dal presidente della Comunità di Sant’Egidio Marco Impagliazzo, dal pastore della Federazione delle Chiese Evangeliche Luca Maria Negro e dalla moderatora della Tavola Valdese Alessandra Trotta.

L’intesa ha come colonne portanti l’accoglienza e l’integrazione, e garantirà alle persone in fuga dai conflitti regionali non solo l’arrivo nel Paese in condizioni di sicurezza e legalità ma anche il sostegno nel processo di inclusione sociale, culturale e linguistica.

Nell’esprimere la sua soddisfazione per l’obiettivo raggiunto e per il grande impegno del ministero dell’Interno, il capo dipartimento di Bari ha affermato che «l’accordo sottoscritto oggi è un grande esempio di collaborazione istituzionale volta a garantire i diritti e la dignità delle persone, soprattutto le più vulnerabili». «L’apertura dei corridoi umanitari» ha concluso il prefetto di Bari «sono lo strumento che in sicurezza e legalità garantiscono accoglienza, diritti umani e integrazione».

Questa terza fase del progetto deriva da un’esperienza già consolidata, tra i diversi attori, che nel settore dell’accoglienza, dal 2015 a oggi, ha garantito a più di 2000 migranti in condizioni di particolare fragilità, provenienti per lo più dal Libano, un programma sicuro e legale di trasferimento e integrazione in Italia: una “best practice” a livello Europeo.

print
Exit mobile version