Aspirina per prevenire le trombosi da Covid. Da mesi gli scienziati di tutto il mondo cercano di capire se farmaci con un effetto antipiastrinico, come l’Aspirina, possono giocare un ruolo importante nel prevenire la polmonite grave da Sars-Cov2.
In Italia, l’Istituto Spallanzani e Aifa, hanno approvato una sperimentazione promossa dalle Università di Verona e Milano sui possibili benefici dell’uso di Acido acetilsalicilico dell’Aspirina, per prevenire la polmonite grave da Sars-Cov2 nei pazienti ospedalizzati.
Nonostante la malattia si manifesti inizialmente come una forma respiratoria, la trombosi è un segno distintivo della maggior parte dei casi gravi e critici di Covid-19.
La sperimentazione, che durerà 90 giorni, verrà condotta nell’Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona e all’ospedale San Paolo di Milano, e coinvolgerà pazienti ospedalizzati con manifestazioni non gravi dell’infezione, con l’intento di prevenirne l’aggravamento. Il farmaco sarà somministrato per 100 mg al giorno, per verificare se, inibendo l’azione delle piastrine, può prevenire l’aggravamento della malattia.
Il lavoro è stato disegnato da Pietro Minuz, direttore della Medicina Generale C dell’Aoui Veronese, assieme a Marco Cattaneo del San Paolo, e a Roberto Leone, farmacologo dell’università di Verona. Promotore dello studio è l’Aoui di Verona, con l’Ufficio supporto alla ricerca no profit, diretto dalla Anna Fratucello, che si occuperà della gestione della randomizzazione e della raccolta dati.