Cagliari. Netta presa di posizione del presidente del Consiglio comunale Edoardo Tocco: <<Il mutamento del Binaghi come Covid Center è una speranza per arginare l’avanzata del virus in Sardegna, ma non deve ridimensionare l’attenzione per le altre patologie che vengono seguite nel polo sanitario>>. Edoardo Tocco, mette l’accento sul rischio di ridimensionamento degli altri reparti all’interno del complesso che sovrasta il colle di Monte Urpinu. <<L’auspicio è che non vengano ridotte le attività del reparto sclerosi multipla, facendo venire meno l’attenzione sulle patologie croniche, vista l’alta specializzazione all’interno del presidio cagliaritano. Stesso ragionamento va fatto per la terapia del dolore, il reparto punto donna e il dipartimento dedicato alla pneumologia>>. L’ex vicepresidente della commissione regionale sanità invoca anche un dialogo costante dell’assemblea municipale con la Regione sulle tematiche del comparto a livello territoriale: <<Perché – spiega Tocco, che ha invocato un’assise anche con l’assessore della sanità Mario Nieddu – la riorganizzazione sanitaria deve necessariamente passare da un confronto con l’emiciclo del capoluogo>>. La conversione del Binaghi in Covid hospital determina un incremento di 100 posti letto per la cura dei pazienti: <<Sicuramente un passo in avanti – conclude Tocco – ma occorre evitare che il sistema sanitario vada in tilt trascurando le altre patologie. Il presidio sanitario è un punto di riferimento per la sanità cagliaritana e del sud Sardegna per la cura di importanti malattie, con eccellenze che devono essere salvaguardate>>.
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