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Covid. Verso un nuovo Dpcm: il governo valuta strette in zone a rischio

Verso nuovo Dpcm. Una stretta a livello locale nelle zone del territorio nazionale dove l’indice Rt è più alto. E’ questa l’ipotesi a cui sta lavorando il governo prima di decidere se arrivare a misure restrittive di portata nazionale. Del tema si sarebbe parlato nella riunione pomeridiana a palazzo Chigi tra Giuseppe Conte, i capi delegazione ed il Cts. Si ipotizzano chiusure mirate già dal 2 novembre. Il Cts sta riaggiornando l’elenco dei territori considerati  più a rischio rispetto ai quali dovranno essere valutate nelle prossime ore misure più restrittive. Sembra inoltre prendere forza la possibilità di fermare gli spostamenti tra regioni, fatti salvi motivi di lavoro, salute e urgenza.

A quanto si apprende da fonti di maggioranza, domenica alle 17 si terrà una nuova riunione tra il premier Giuseppe Conte, e i capigruppo delle forze di maggioranza. Il presidente del Consiglio avrebbe manifestato l’esigenza di coinvolgere anche i rappresentanti delle opposizioni.

I dati di oggi: sono 31.758 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia, a fronte di 215.886 tamponi eseguiti. Nelle ultime 24 ore ci sono stati 297 decessi, per un totale di 38.618 dall’inizio della pandemia. Aumentano di 97 unità i pazienti ricoverati nelle terapie intensive (1.843 in tutto), mentre sono 972 in più i ricoveri negli altri reparti Covid. La Regione con il maggior numero odierno di nuovi contagi è la Lombardia (8.919). 

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