L’Ucraina ha annunciato la sospensione delle forniture di beni verso la penisola di Crimea, annessa dalla Russia nel marzo 2014 e che è da domenica è al buio.
Un blackout totale dell’energia elettrica ha lasciato da ieri la Crimea totalmente nell’oscurità. In seguito a “un’esplosione” avvenuta sulla linea dell’alta tensione l’elettricità proveniente dall’Ucraina è stata totalmente interrotta e le autorità hanno dichiarato lo stato d’emergenza nella penisola ucraina annessa alla Russia. Per il primo ministro della Crimea, Sergey Axionov, Kiev è dietro all’accaduto e non si tratta di un incidente ma di un sabotaggio.
“Dalle 13:00 (10:00 gmt), più di 1,64 milioni di persone sono rimaste senza elettricità”, ha dichiarato il ministro dell’Energia russo in un comunicato annunciando lo stato d’emergenza. La fornitura di corrente elettrica proveniente dall’Ucraina è stata interrotta nella notte tra sabato e domenica poco dopo la mezzanotte, ora locale. La penisola è totalmente dipendente dalle forniture ucraine di energia.
“Non penso che l’Ucraina cerchi (i responsabili, ndr). Penso che i loro agenti abbiano causato loro stessi questo (danno, ndr). E credo che sia stato di comune accordo”, ha dichiarato il premier parlando alla radio moscovita Govorit Moskva. Dal canto suo Kiev, che ha confermato l’esplosione avvenuta su una delle nuove linee dell’alta tensione ha assicurato di non conoscere i responsabili: “l’inchiesta è in corso. Al momento non ci sono ipotesi, gli inquirenti sono a lavoro”, ha dichiarato il portavoce del ministero degli Interni Natalia Stativko.
La compagnia energetica ucraina Ukrenergo ha pubblicato sul suo sito le foto di un pilone dell’elettricità abbattuto e di un altro danneggiato nella regione ucraina di Kherson, a nord della Crimea. Dalle immagini si evince che il danno possa essere stato provocato “da un colpo d’arma da fuoco o da un ordigno esplosivo”,ha precisato la compagnia sottolineando di aver lavorato alla riparazione ma di non essere ancora riuscita a ristabilire le connessioni. Venerdì altri due piloni erano stati distrutti.
La minoranza dei tatari di Crimea, a maggioranza musulmana e contraria all’annessione della penisola ucraina alla Russia, ha manifestato sabato ai piedi dei piloni dell’elettricità contro l’arresto di alcuni membri della comunità.
A dicembre Kiev aveva già interrotto più volte l’elettricità diretta in Crimea in ritorsione contro l’annessione alla Russia.
Adesso serviranno almeno 24 ore per ristabilire la linea di approvvigionamento ma “due, tre o anche quattro giorni” per rimettere in servizio la seconda linea, ha dichiarato il vicepresidente di Ukrenergo, Yuri Kassitch aggiungendo che molto dipenderà dall’accesso ai siti in questione presidiati dai manifestanti filo-Kiev.
Il governo ucraino ha sospeso temporaneamente i trasporti di merci fra l’Ucraina e la penisola di Crimea, annessa dalla Russia. “Per iniziativa del primo ministro dell’Ucraina, Arseni Yatseniuk, il governo dell’Ucraina proibisce temporaneamente il transito di flussi di merci alla frontiera fra Ucraina” e Crimea, si legge in un comunicato diffuso dall’ufficio stampa dell’esecutivo di Kiev. Poco prima il presidente ucraino Petro Poroshenko si era rivolto al governo per proporre la sospensione immediata dei trasporti su treni e su gomma verso la Crimea.
http://www.huffingtonpost.it/2015/11/23/crimea-blackout-ucraina-r_n_8628094.html