“La lingua italiana era una lingua seconda, da insegnare come tale, a partire dalla prima, cioè dal dialetto”. Così scriveva Tullio De Mauro. Al grande linguista, lessicografo e saggista italiano è stata dedicata una sessione della decima edizione del concorso letterario nazionale, che celebra i dialetti, dal titolo ‘Salva la tua lingua locale’. I riconoscimenti sono stati assegnati questa mattina durante una cerimonia di premiazione che si è svolta nella sala della Protomoteca in Campidoglio, a Roma.
Racconti popolari, le riflessioni maturate nel difficile periodo del Covid-19, una versione di un noto fumetto in romagnolo e anche fatti storici della Resistenza. Sono alcuni dei temi delle opere vincitrici. Fra le pubblicazioni premiate anche dizionari, volumi che classificano i dialetti e opere che raccontano le storie e le curiosità che si celano dietro le espressioni dialettali. Nel corso delle dieci edizioni celebrate hanno partecipato oltre 3mila autori, mentre sono più di 4.500 le opere pervenute e valutate dalle giurie delle varie categorie.
Istituito nel 2013 dall’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia (Unpli) e da Ali Lazio (Autonomie Locali Italiane), ‘Salva la tua lingua locale’ è organizzato con la collaborazione del Centro Internazionale ‘Eugenio Montale’ e E.I.P. ‘Scuola Strumento di Pace’. Nel 2019 il premio ha ottenuto, come premio di rappresentanza, una Medaglia celebrativa del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Come sosteneva lo scrittore e giornalista britannico Gilbert Keith Chesterton, “Tutti i dialetti sono metafore e tutte le metafore sono poesia”. “Il dialetto è la lingua delle emozioni e degli affetti, il cordone ombelicale che lega le diverse generazioni ai territori. Ogni singola espressione dialettale- ha affermato il presidente dell’Unpli, Antonino La Spina- porta con sé parte della storia e delle tradizioni dei nostri luoghi che altrimenti andrebbero irrimediabilmente persi. Da dieci anni il premio nazionale ‘Salva la tua lingua locale’, grazie alla qualità delle opere presentate, ha contribuito fattivamente affinché sia sempre maggiore l’attenzione per la tutela dei dialetti e del patrimonio immateriale culturale che essi rappresentano’.
“Le dieci edizioni del premio ‘Salva la tua lingua locale’- ha dichiarato il presidente di Ali Lazio, Luca Abbruzzetti- testimoniano, attraverso le innumerevoli opere pervenute negli anni, l’interesse sempre vivo per i dialetti e le lingue locali quale collante con le tradizioni e con le nostre comunità locali. Una tra le tante missioni di noi amministratori locali è quella di rinnovare questo legame e mantenerlo vivo nelle nostre realtà territoriali”.
Questi i vincitori. Sette le sezioni, tutte a tema libero, in cui si articola il concorso letterario. Premio Tullio De Mauro: ‘La Sicilia dei cento dialetti’ di Alfio Lania (Catania). Poesia edita: Lorenzo Scarponi, ‘Gnént’ (Emilia-Romagna). Prosa edita: Marco Tonus e David Benvenuto, ‘Gera ‘na Volta a Pasian e Dazan’ (Friuli-Venezia Giulia). Poesia inedita: Stefano Baldinu (Sardegna) e Fulvia Cristin (Friuli-Venezia Giulia) ex aequo. Prosa inedita: Daniela Evangelista (Friuli-Venezia Giulia). Teatro inedito: Emanuele Coppola (Campania). Musica: Pietro Mendolia (Sicilia). Fumetto Edito: Carlo Falconi, Claudio Bianconi, Cortese, Autoproduzioni I Balconi.
Il premio intitolato all’illustre e compianto linguista, già presidente onorario del Premio, ‘Tullio De Mauro’ è rivolto a lavori scientifici editi o inediti (saggi, tesi di laurea, studi su dialetti e/o lingue locali e dizionari). Nel corso della manifestazione sono state attribuite anche le menzioni ad associazioni Pro Loco Unpli per la diffusione del premio.
Alla cerimonia sono intervenuti Silvana Ferreri De Mauro (Comitato Garanti del Premio) e Bruno Manzi (Capo di Gabinetto Città Metropolitana Roma Capitale). La premiazione ha il patrocinio della Città metropolitana di Roma Capitale ed è stata condotta da Adriana Volpe con gli interventi musicali del cantante Marcello Cirillo.
Salva la tua lingua locale’ rientra nell’ampio piano di azioni avviate dall’Unpli per coinvolgere le 6.300 Pro Loco e i territori interessati al fine di rendere sempre maggiore l’attenzione per la tutela dei dialetti e del patrimonio immateriale culturale che essi rappresentano.
Sin dalla prima edizione, i contributi vengono registrati ed entrano a far parte del canale ‘Memoria Immateriale’, il canale Youtube che rappresenta l’inventario on line delle tradizioni italiane: un archivio prezioso, unico nel suo genere, fortemente voluto e continuamente implementato dall’Unpli.
Gli elaborati dei vincitori e dei finalisti delle singole categorie, inoltre, vengono raccolti ogni anno in un’apposita antologia.