“L’Antenato o l’Individuo”. Così intitola le sue riflessioni il conosciuto Archeologo francese Jean Guilaine nella sua pubblicazione “Le pietre dei giganti” (2019), sulla nozione di ancestralità e di coesione sociale. Tale tematica ci ritorna utile per unire i nostri due argomenti “Dai Protonuraghi alle Protolauneddas”, due termini di parole in composizione derivata dal greco “proto” che prende in sé un particolare significato, indicando la prima fase di un fenomeno e lo sviluppo. Continua il Prof. Guilaine “la volontà di ciascun singolo di forgiare una propria dimensione, di essere un elemento chiave nella dimensione sociale ha quindi ridotto la preminenza dello spirito comunitario”. Formule generiche diverse hanno indicato modelli svariati di un sapere tecnico in cui i protagonisti sono l’uomo e il territorio. Ne consegue che il piano della percezione visiva rappresentato dal Nuraghe, Protonuraghe e Protolauneddas, e quello della percezione sociale della realtà si incrociano e diventano la lingua di chi parla della vita e la rappresentano. Pertanto, la percezione produce Cultura entrando in contatto con la Memoria. E’ manifesto che nell’Isola di Sardegna, in Epoca Preistorica si ebbe una corrente d’arte decorativa e di architettura e se è vero, come è vero come dice G. Patroni (1937) che il Nuraghe rappresenta “l’Arte del costruire” così il nostro Maestro, Giovanni Lilliu (1977), descrivendo lo strumento musicale rappresentato nel Bronzetto Nuragico Itifallico di Ittiri, esempio di arte plastica della Civiltà Nuragica,“attenta a cogliere il reale” nei modi di espressione musicale di circa 2800-2500 anni fa, mostrando un certo collegamento tra ieri e oggi, lo chiama triplice flauto di canne e lo considera alle origini delle attuali Launeddas o Lioneddas. Si rispetta e si assimila tale considerazione. Nella letteratura archeologica ad ora documentata, sono note le osservazioni dei vari Archeologi sui traguardi di monumentalità originale e specifica raggiunti in Sardegna e in questa occasione come esempio lo sono le tre Isole del Mediterraneo, Sardegna, Corsica e Baleari, permettendoci di considerare che è il momento in cui le comunità preistoriche iniziano a superare le strutture organizzative-economiche legate ancora all’Eneolitico e si avviano agli inizi dell’Età del Bronzo. Espressioni comuni di un ciclopeismo a filari confermano la diffusione di un sistema costruttivo con l’applicazione di un paradigma comune che si esprime attraverso Fasi già da tempo proposte (L. Manca Demurtas, S. Demurtas, accademia.edu, 1984 e successive pubblicazioni). Si ripropone la classificazione completa dei Protonuraghi, 1) “Ipotesi di una forma”: Struttura a rampa, struttura a cielo aperto; 2) “Messa in opera di una forma riferita al tempo”: Protonuraghe; 3) “Sintassi strutturale che indica il percorso del Corridoio”: corridoio passante, contenuto, decentrato, ad L, transettato; 4) “Sintassi strutturale in evoluzione”: corridoio-camera naviforme / camera singola / a camere multiple; 5) “Struttura composita complessa”: “Protonuraghe Piattabandato e Transettato” con la sovrapposizione della Tholos, con addizione orizzontale o con sovrapposizione verticale. Tutto ciò rappresenta attività e linguaggi con una dimensione estetica nella vita sociale che hanno prodotto architettura e musica. Nello specifico, l’Arte è osservabile nei Protonuraghi con l’obiettivo dei Nuragici di creare lo spazio per raggiungere la verticalità e la chiusura della copertura ogivale a cupola, nelle Protolauneddas l’Arte è in un Bronzetto di 8 cm., unico esemplare allo stato attuale, intesa come “dimensione della vita comune e del suo equilibrio che non è statico ma in continua evoluzione, dalle forme più semplici a quelle più complesse” (Max Weber, La tematica della specificità del metodo delle scienze storico-sociali). Nel campo della musica se è verosimile che rimaniamo impressionati dalla ricerca di verità nascoste, senza giungere ad una risposta convincente, proviamo insieme ad ascoltare, comprendere e accettare quanto i nostri Antenati ci hanno trasmesso. “L’Antenato o l’Individuo”. Ritorniamo alle riflessioni del Prof. Guilaine per esprimere le nostre personali. Ancora oggi, nel 2021, sono credibili certi miti e leggende su ciò che è nostro, di ognuno di noi, del patrimonio musicale della nostra Identità, in quanto popolo della Sardegna ma del Mediterraneo proiettati per l’Europa. Diciamo che il potere immenso dell’espressione dell’uomo Nuragico, nostro Antenato e il suo acumen, la sua intelligenza, ha trasformato il rumore in suono e poi in musica. Il rumore di un sibilo di una semplice canna palustre e la nostalgia di un suono, espressione di un sentimento di una vita libera da condividere, ha fatto nascere le Protolauneddas. Dai primordi “niente e immutabile ma tutto è in continuo movimento” (Panta rei, Eraclito, IV sec a.C.). Il dibattito e un dialogo produttivo sulle Protolauneddas, strumento musicale della Sardegna unico al Mondo, potrà consentire un confronto Internazionale con tutto il Mondo Musicale? L’Individuo, costruttore degli Uomini di pietra, costruttore dei grandi complessi megalitici del Mediterraneo e dell’Europa Atlantica, che hanno attirato l’attenzione dei vivi, oggi nel 2021 d.C., definisce lo strumento ancestrale ricollegabile alle Launeddas, con la coniazione del nuovo termine formulato da Ivan Demurtas, dove il prefisso “proto” che conserva una memoria individualista e la mentalità del suo costruttore o artigiano. Ma tutto ciò riuscirà a chiudere la competizione tra i Suonatori di Launeddas e farà riflettere sui diversi dubbi, incertezze, contraddizioni e non verità, accettando la Storia con una innovativa ricerca di studio, mai affrontata prima e che permette di comprendere che gli Antichi Nuragici, i nostri Antenati, avevano creato qualcosa di straordinario, unendo tre canne palustri, ancor prima di tanti altri Popoli dell’Antichità? Ardua risposta. Come ben si comprende la teoria e studio di ricerca sulle Protolauneddas è una ricerca “a porta aperta” e in continuo aggiornamento per un confronto cordiale e produttivo. Scoprite come e perchè le Protolauneddas saranno presentate al Pozzo Sacro di Santa Cristina il Venerdì 27 Agosto e Venerdì 3 Settembre 2021 – POZZO SACRO SANTA CRISTINA – ORE 19:00. PROTOLAUNEDDAS, Cos’altro? Alla Ricerca del Suono Perduto. Protolauneddas, What’else? In Search of the Lost Sound. sardegnaturisticatveventi@gmail.com
Lucia Manca Demurtas, Ivan Demurtas