Dansoul, “Omaggio a Carla Fracci” al Teatro Verdi di Sassari

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A un anno dalla scomparsa della più grande icona della danza classica del Novecento, la Dansoul Studio presenta al Teatro Verdi di Sassari “Omaggio a Carla Fracci”, un tributo che intende ripercorrere il percorso artistico dell’etoile ponendo al centro il “Balletto romantico” e i capolavori di cui la Fracci è stata un’interprete insuperata.

Domenica 3 luglio, alle 20.30, protagoniste della serata sul palcoscenico del Verdi saranno le allieve della scuola di danza classica diretta da Sharon Podesva, la Dansoul, nata due anni fa e battezzata con un gioco di parole che stringono in un abbraccio danza e anima. Tra loro due ex allievi che oggi riscuotono successi a livello internazionale, Elena Idini e Angelo de Serra, la prima diplomata all’Accademia SDM di Milano come ballerina e performer di musical theatre, il secondo diplomato all’Accademia internazionale di Cannes e ora danzatore professionista in due delle più blasonate compagnie newyorkesi.

Il primo tempo dello spettacolo ripercorrerà i ruoli e le variazioni che hanno reso celebre la danzatrice milanese. Particolarmente importante sarà la rappresentazione del balletto “Les Sylphides” e quindi di “Giselle”, cavallo di battaglia di Carla Fracci, conosciuta anche come “l’eterna Giselle” per aver dato al personaggio una rappresentazione incomparabile. Giselle è un balletto del 1841 che ha riscosso un tale successo da essere continuamente rappresentato ancora oggi nei teatri di tutto il mondo. I costumi sono particolarmente curati.

«Con questo omaggio voglio far immergere il pubblico nella danza classica più vera, quella che va dal 1841 al 1909 – ha affermato la direttrice artistica Sharon Podesva – incontreremo il repertorio del “Balletto romantico”, di cui la Fracci era un’interprete d’eccezione. Era la sublimazione della tecnica nell’interpretazione”.

L’ammirazione di Podesva per Carla Fracci non è casuale. La Dansoul è l’eredità di un sogno arrivato in Sardegna dalla Cecoslovacchia negli anni Settanta attraverso sua nonna, la grande Jaguse Vrankova, allora prima ballerina del Teatro Nazionale dell’Opera di Praga. Vrankova era quasi coetanea della Fracci, che era prima ballerina non solo del Teatro della Scala di Milano, ma anche dell’American Ballet Theatre di New York, nella cui scuola Sharon ha studiato per poi diplomarsi come insegnante di danza.

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