Il decreto sicurezza bis passerà in Senato? Il decreto, dovrebbe essere votato con la fiducia questa sera e passare, anche grazie ad assenze come quella dei senatori vicini a Toti. Ma Salvini non si fida della capacità di tenuta del gruppo pentastellato: una pattuglia di dissidenti M5s, rischia se non di affossare il testo, di far mancare la maggioranza assoluta. Sarà un ulteriore spunto di riflessione per capire se la maggioranza giallo-verde ha ancora la forza di andare avanti.
Il leader leghista, attacca gli alleati e li avverte sull’altro passaggio atteso in Aula prima delle vacanze, la Tav: “La mozione M5s è un problema, chiunque dirà no metterà a rischio il governo. Sono stufo degli attacchi di Di Battista, Di Maio, Grillo, Toninelli: o tutti fanno il loro lavoro o la pazienza finisce”, avverte. In quarantotto ore, un pericoloso crocevia di voti al Senato sul decreto sicurezza bis e sulla Tav, rischia di aprire una crisi ferragostana. Molto probabilmente verrà posta la fiducia anche perché se non dovesse essere convertito in legge prima della pausa estiva, il dl decadrebbe. E sui numeri molto risicati il governo rischia di scivolare. Se tutti i 321 senatori, compresi quelli a vita, dovessero essere presenti (cosa molto improbabile ad agosto), il quorum per il via libera alle leggi salirebbe fino a 161. La maggioranza di governo sulla carta può contare su 165 voti ma ci sono senatori come Bossi, che non vota ormai da tempo. E anche qualche elemento dei 5s che da tempo ha espresso critiche verso il dl sicurezza bis.
I numeri secondo gli analisti col quorum a 161
Maggioranza di governo compatta: M5s 107 voti + Lega 57 (senza Bossi) = 164 voti dl passa
Maggioranza di governo senza dissidenti 5s: M5s 102 voti + Lega 57 = 159 voti dl non passa
Maggioranza di governo senza dissidenti ma con “aiuto” da gruppo misto: M5s 102 voti + Lega 57 + Altri 6 = 165 voti dl passa