Diabete, ridisegnata rete per adulti e bambini. Apertura per utilizzo “Flash Glucose Monitoring”

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Diabete. Una proposta di rete per la presa in carico del bambino diabetico e una per l’adulto: sono state elaborate dal coordinamento dei diabetologi e esaminate per quasi quattro ore nel corso della riunione della Consulta regionale della Diabetologia, presieduta dall’assessore della Sanità, Luigi Arru, e dal direttore generale dell’assessorato, Giuseppe Sechi. Nel corso dei lavori medici e rappresentanti delle associazioni di pazienti hanno affrontato anche il tema della distribuzione dei presidi per la misurazione della glicemia.

Per quel che riguarda la Rete dell’adulto, sono stati individuati tre nodi principali (hub) e i centri periferici (spoke) sul territorio: negli hub ci sarà il coordinamento dei percorsi diagnostici e la presa in carico dei pazienti che richiedono un approccio multidisciplinare, mentre a breve ci sarà l’identificazione di un centro specializzato per il piede diabetico. Per la Rete del bambino si è reso necessario un ulteriore approfondimento e un successivo incontro della Consulta. E’ stata accolta la proposta di introduzione del Flash Glucose Monitoring tra i dispositivi per il controllo della glicemia prescrivibili dai diabetologi in casi specifici. Tra questi rientrano i pazienti adulti con diabete di tipo 1 che effettuino almeno 125 controlli di glicemia al mese o il diabete in gravidanza. Tra i pazienti con diabete di tipo 2 (con terapia insulinica), rientra chi ha ipoglicemie ripetute e documentate; categorie particolari di pazienti come musicisti, sportivi, pazienti con irregolarità nella esecuzione dell’attività fisica o del consumo dei pasti per motivi lavorativi; pazienti con condizioni che rendano difficile, impediscano o rendano sconsigliabile la puntura del dito per il prelievo capillare di sangue. Nella prima fase di introduzione del Flash si è stabilito di arruolare 2699 pazienti, ripartiti all’interno di ciascun centro prescrittore dall’ATS e dalle ASSL. L’efficacia sarà valutata con frequenza semestrale.

In età pediatrica (4 – 17 anni) sarà utilizzabile principalmente sulla base delle valutazioni del medico diabetologo o in caso di paura dell’ago (agofobia). Dai 14 ai 17 anni potrà essere prescritto per pazienti che praticano un automonitoraggio con più di 7/8 controlli glicemici al giorno; con determinati valori di emoglobina glicata; che necessitano di controlli notturni; che hanno frequenti episodi ipoglicemici. In questa prima fase si è stabilito di arruolare 500 bambini e di verificare ai 6 mesi l’ulteriore fabbisogno necessario.

“Lavoriamo per migliorare l’assistenza alle persone con diabete e su questa strada hanno lavorato il Coordinamento e la Consulta” afferma l’assessore Arru. “Dalla loro esperienza e da quella delle associazioni è emerso che, per quanto migliorabile, la realtà della diabetologia in Sardegna è tutt’altro che disastrosa, anche sul fronte della distribuzione gratuita dei presidi e dei dispositivi per il controllo glicemico e rispetto a regioni d’Italia più ricche della nostra”.

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