La diocesi di Cagliari ha predisposto una sintesi delle disposizioni per il contenimento della diffusione del virus Covid-19 conformemente al Dpcm del 18 ottobre 2020 e alla Circolare del Ministero dell’Interno del 20 ottobre 2020 per quanto riguarda chiese e celebrazioni:
Chiese e celebrazioni:
Le chiese rimangono aperte e vengono celebrate le Messe con il concorso del popolo;
l’accesso ai luoghi di culto avviene con misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro laterale e frontale;
l’accesso alla chiesa, durante la quale deve essere rispettata la distanza di sicurezza pari almeno a 1,5 metri tra le persone, deve essere contingentato e regolato con l’ausilio, ove possibile, di volontari e/o collaboratori che, indossando adeguati dispositivi di protezione individuale (assolutamente obbligatoria la mascherina ed eventualmente, se necessario, visiera ed altri
dispositivi) ed un evidente segno di riconoscimento, favoriscono l’accesso e l’uscita e vigilano sul numero massimo di presenze consentite;
per favorire un accesso ordinato, durante il quale andava rispettata la distanza di sicurezza pari almeno a 1,5 m, si utilizzino, ove presenti, più ingressi, eventualmente distinguendo quelli riservati all’entrata da quelli riservati all’uscita. Durante l’entrata e l’uscita dei fedeli le porte rimangano
aperte per favorire un flusso più sicuro ed evitare che porta e maniglie siano toccate;
coloro che accedono ai luoghi di culto per le celebrazioni liturgiche sono tenuti a indossare mascherine che devono essere indossate durante tutta la permanenza all’interno dell’edificio;
agli ingressi dei luoghi di culto siano resi disponibili liquidi igienizzanti;
evitare ogni assembramento sia nella chiesa sia nei locali annessi, come ad esempio le sacrestie, il sagrato e tutti gli altri ambienti;
le funzioni religiose con la partecipazione di persone si svolgono nel rispetto del protocollo sottoscritto dal Governo e dalla Conferenza Episcopale Italiana integrato con le successive indicazioni del Comitato tecnico-scientifico, già trasmesse nel corso dell’estate. Tra queste, a titolo
esemplificativo: guanti non obbligatori per il ministro della Comunione che però deve igienizzarsi accuratamente le mani; celebrazione delle Cresime assicurando il rispetto delle indicazioni sanitarie (in questa fase l’unzione può essere fatta usando un batuffolo di cotone o una salvietta per ogni
cresimando), la stessa attenzione vale per le unzioni battesimali e per il sacramento dell’Unzione dei malati; reintroduzione dei cori e cantori, i cui componenti dovranno mantenere una distanza interpersonale laterale di almeno 1 metro e almeno 2 metri tra le eventuali file del coro e dagli altri
soggetti presenti (tali distanze possono essere ridotte solo ricorrendo a barriere fisiche, anche mobili, adeguate a prevenire il contagio tramite droplet. L’eventuale interazione tra cantori e fedeli deve garantire il rispetto delle raccomandazioni igienico-comportamentali ed in particolare il distanziamento di almeno 2 metri); durante la celebrazione del matrimonio gli sposi possono non indossare la mascherina; durante lo svolgimento delle funzioni religiose, non sono tenuti all’obbligo
del distanziamento interpersonale i componenti dello stesso nucleo familiare o conviventi/congiunti, parenti con stabile frequentazione; persone, non legate da vincolo di parentela, di affinità o di coniugio, che condividono abitualmente gli stessi luoghi dove svolgono vita sociale in comune.
il numero dei partecipanti dipende dalla capienza della chiesa che deve essere valutata nel pieno rispetto della normativa sul distanziamento interpersonale (un metro frontale e laterale).