Parte dalla Sardegna il work in progress destinato a trasformare in una versione ancor più avanzata Lucignoli, l’ultima opera della compagnia toscana Animali Celesti – teatro d’arte civile vincitrice del bando, progetti speciali, del Ministero della Cultura per l’accessibilità degli artisti disabili.
Dal 22 al 28 aprile, a Cagliari, l’associazione Carovana SMI di Ornella d’Agostino (partner del progetto insieme all’associazione AEDO di Lucca e al Teatro Nucleo di Ferrara) accoglierà la prima delle residenze artistiche del progetto: per una settimana negli spazi di Sa Manifattura gli artisti di Animali Celesti, diretti da Alessandro Garzella, si confronteranno con gli artisti partner e anche con il pubblico. Saranno sette intensi giorni all’interno dei quali sarà possibile anche partecipare al laboratorio di danza/teatro e scrittura creativa “Il paese dei Balocchi” tenuto da Sara Capanna e Aurora Vannucci.
Lunedì 22 aprile alle 16,30 si comincia con la conferenza di presentazione del progetto intitolata “Da Il Corpo in testa a Lucignoli”. Durante l’incontro, moderato dal critico teatrale Walter Porcedda, partendo dall’omonimo libro “Il corpo in testa”, in cui Alessandro Garzella racconta il viaggio di Animali Celesti nelle periferie sociali del disagio e della marginalità, si racconterà la genesi di Lucignoli. Obiettivo di questo appuntamento è anche rafforzare il dialogo e il confronto tra Animali Celesti, Carovana SMI e altri partner del territorio così da creare una collaborazione sui processi di rigenerazione e coesione sociale in contesti di marginalità, per valorizzare talenti artistici che altrimenti andrebbero dispersi.
All’incontro interverranno: Alessandro Garzella (regista, attore, direttore artistico della compagnia Animali Celesti), Guido di Palma (docente di Teatro, Università della Sapienza di Roma), Gisella Trincas (presidente dell’associazione A.S.A.R.P.), Ornella D’Agostino (regista, danzatrice, direttrice artistica Carovana SMI), Roberta Ferraresi (docente di teatro, Università di Cagliari), Massimo Mancini (direttore di Sardegna Teatro TRIC), Raimonda Falchi e Giulia Muroni (direttrici di Fuori Margine-Spazio Danza – Centro di Produzione della Danza in Sardegna). Con il contributo dell’arteologo Carlo Antonio Borghi.
Martedì 23 aprile si prosegue con la presentazione di estratti di progetti artistici in Sardegna per la rigenerazione di paesaggi umani e ambientali, mentre il giorno dopo (24 aprile) ci sarà la prima prova aperta al pubblico di Lucignoli, dedicata in particolare a docenti, ricercatori e studenti universitari, con Roberta Ferraresi, Enrico Euli (docente di metodologie del gioco- Università di Cagliari), Enrica Spada (dottoranda in ‘Epistemologia, filosofia, Scienze Umane’ – Università di Cagliari), Laura Aimo (docente di Estetica- Università Cattolica di Milano).
Le prove proseguiranno nei pomeriggi successivi e, dal 25 al 28 aprile alle 20, verrà presentata al pubblico la messa in scena dello spettacolo, a cui seguirà un dibattito con il pubblico, favorito dagli interventi di Alessandro Garzella e Ornella D’Agostino (25 Aprile), Maria Benoni (regista e performer, il 26 aprile), Stefano Filippi (regista teatrale e cinematografico, attore e danzatore, il 27 aprile), Enrico Euli il 28 aprile.
Dal 23 al 28 aprile nella Scuola di danza “Assunta Pittaluga” si terrà parallelamente “Il paese dei balocchi, un laboratorio per aspiranti somari”. Si tratta di un laboratorio di danza/teatro e scrittura creativa tenuto da Sara Capanna e Aurora Vannucci di Animali Celesti. L’incontro si basa sull’espressività corporea, sui principi organici della danza, la composizione ritmica e l’improvvisazione scenica ed è rivolto a chi danza, a chi canta, a chi ha una storia da raccontare, un’urgenza da gridare, a chi si sta chiedendo dove sia la fermata per il paese dei balocchi (Per partecipare, è obbligatorio iscriversi via mail a carovana.smi@gmail.com).
L’opera, vincitrice del bando MIC- Direzione Generale Spettacolo sull’accessibilità degli artisti disabili, promosso per sostenere una circuitazione di qualità legata alle tematiche e alle forme dell’inclusione, viene allestita in progress nel corso di un biennio di ricerca.
Lucignoli è un’opera che, per ingenuità o arroganza, trasgredisce una delle regole fondamentali del teatro che include persone con disabilità: mai affidare a un diverso il ruolo di un diverso. “Guai!” gracchierebbe il Grillo parlante. Specie se al centro dell’opera stanno vita e morte del burattino più famoso al mondo proprio per la sua ineguagliabile difformità. E invece il nostro protagonista, vecchio disabile che inizialmente pare morto come un ceppo di legno rinsecchito, viene resuscitato dalla necrofilia di una Fata paradossale e subito comincia a credersi un Collodi contemporaneo, per poi identificarsi in Mangiafuoco, regista, manipolatore di marionette e infine, sedotto da un ipotetico successo artistico, si immedesima nel burattino, sfruttando la sua diversità per corrispondere al mercato. Lucignolo e Pinocchio sono entrambi manipolati da una stranissima Fata, maga di quell’enigma ancestrale che rende le differenze inquiete e misteriose. Il fantastico racconto di Pinocchio e del suo amico sfigato, in questa nostra visione allucinata, diventa un reality crudo, ironico e straziante.
Dopo quella di Cagliari, altre residenze artistiche dell’opera sono previste a Lucca (luglio) e a Ferrara (settembre).
A Cagliari la residenza rientra nel modulo InDifferenze, azioni multidisciplinari volte a favorire l’inclusione di persone e artisti con disabilità, inserito da Carovana SMI nel suo programma pluriennale L’Accademia del Tempo, sulla professionalizzazione nelle arti performative e multidisciplinari portato avanti ormai da anni con il coinvolgimento di diversi partner del territorio.
Per informazioni: carovana.smi@gmail.com