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Dodici filmati in LIS per scoprire una parte della storia di Oristano

Dodici contributi video nella Lingua Italiana dei Segni pensati per illustrare ai non udenti i documenti e le relative ricerche dell’Archivio Storico municipale di Oristano.

“Il progetto, curato dall’Archivio storico comunale e intitolato Tabularium, nasce per valorizzare il nostro patrimonio culturale e concretizzare soprattutto l’approccio inclusivo volto a sviluppare l’accessibilità – spiega l’Assessore alla Cultura Massimiliano Sanna -. I contenuti sono ovviamente a disposizione di tutti e offrono approfondimenti culturali di grande interesse per la storia della città”.

“L’Archivio storico intende rendere disponibile sulla rete non solo ciò che è abitualmente accessibile al pubblico, ma anche ricerche e riflessioni delle numerose professionalità che si occupano di conservazione, tutela, valorizzazione del patrimonio documentario e della storia della città” precisa la responsabile dell’Archivio storico Antonella Casula.

Il titolo del progetto, “Tabularium. Conservare la memoria”, è ispirato al celebre monumento che domina il Foro capitolino e che, secondo l’opinione comune, era destinato alla conservazione dei più importanti atti pubblici dell’antica Roma. La realizzazione della rubrica è a cura dell’Assessorato alla Cultura con il coordinamento della Responsabile dell’Archivio, Antonella Casula, il contributo di Ilaria Urgu, Rossella Tateo, Giovanni Murru, Raimondo Zucca, Mauro Solinas, Walter Tomasi, Maurizio Casu e Mario Luigi Piredda, la regia tecnica di Alambra di Daniele Rosano e le traduzioni LIS di Simonetta Ortu. I filmati sono disponibili attraverso il sito, sulle pagine social Facebook, Instagram e sul canale YouTube e preso su MuseoOristano.

Il palinsesto del 2021 prevede 12 filmati, 7 dei quali sono già disponibili on line:

– “La Sartiglia: la storia, le carte, la Memoria”. Il video propone i risultati delle ricerche condotte sui documenti d’Archivio in occasione della mostra documentaria “La favola bella delle nozze di principi e principesse e le sortilles de la nobilissima ciudad de Oristan” e rivela la particolarità delle sartiglie straordinarie organizzate per omaggiare i regnanti nella ricorrenza delle nozze.

– “La Casa della Città, Ad comunem omnium utilitatem”. A seguito dell’analisi degli atti dell’Archivio storico si ripropongono le vicende che hanno portato alla costruzione e all’arricchimento architettonico della antica sede della municipalità. Un focus è dedicato alla tela «L’Apoteosi di Eleonora» realizzata nel 1931 dal pittore Carlo Contini.

– “Asilo Sant’Antonio. Una casa per i figli del popolo”. Attraverso l’analisi delle fonti d’Archivio il video racconta la vita dell’istituto che fino agli anni ‘80 del secolo scorso ha curato l’educazione di generazioni di oristanesi.

– “Sartiglie di carta”. Le carte dell’Archivio civico raccontano una serie di giostre che hanno contrassegnato la storia della città in occasioni e periodi dell’anno che non coincidono con l’evento per eccellenza del Carnevale oristanese.

– “Genius Loci. Il Monumento ad Eleonora d’Arborea”. I retroscena e le vicende storiche e istituzionali che hanno condotto alla erezione del monumento di Eleonora d’Arborea, ancora oggi fulcro della omonima piazza: il racconto riassume l’opera editoriale di Gigi Piredda che nel filmato sottolinea il valore che hanno rivestito le pregiate fonti documentarie conservate nell’Archivio civico.

– “Istruzione: futuro di una comunità. Le origini dell’Istituto Magistrale”. Quello dell’istruzione è sempre un tema particolarmente sentito. Oristano e le Amministrazioni comunali che si sono avvicendate dimostrano sempre un’attenzione particolare come dimostra la nascita dell’istituto, perno per la formazione dei giovani e palestra di formatori, docenti e pedagoghi.

– “La Confraternita della Vergine della Pietà. Carità, culto e devozione”. Matrici e temi dell’esperienza religiosa connotano la vicenda dell’associazionismo ecclesiale. La pratica religiosa si associa alla vocazione assistenziale e solidale nei confronti degli affiliati e delle classi umili. Questo il feedback restituito dagli atti e dagli scritti dell’epoca che narrano e documentano identità e vicende del sodalizio cittadino.

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