Oltre alla gravissima offesa verso le donne, il cui corpo viene mercificato e esposto alla stregua di un dolce, quel che è accaduto al VOI Colonna Hotel di Golfo Aranci mostra l’assoluta assenza di una
cultura del lavoro e, in particolare, del lavoro femminile, che deve fondarsi prima di tutto sul rispetto e la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori, dei loro ruoli, delle mansioni, dei contratti, di tutto ciò che, infatti, esclude categoricamente la possibilità che un corpo possa essere esibito in quel modo, in quel contesto”.
La Cgil Sardegna, insieme alla Filcams, condanna senza appello quanto accaduto sottolineando che, oltretutto, “le parole utilizzate dai responsabili della struttura, preoccupati quasi esclusivamente di
scusarsi con i propri clienti e difendere la propria immagine messa giustamente (e per fortuna) alla berlina sui social, dimostrano che non hanno affatto capito la portata di ciò che hanno fatto”.
Siamo davanti a “un esempio di degrado culturale che denota una concezione della donna come oggetto da esibire” hanno detto le segretarie Cgil e Filcams Francesca Nurra e Nella Milazzo aggiungendo che “il fatto è doppiamente esecrabile, sul piano generale, per i riflessi negativi che una immagine simile può avere su una società ancora in crescita sul fronte dei diritti delle donne e della parità di genere, e sul piano strettamente lavorativo, per l’utilizzo che i datori di lavoro hanno ritenuto di poter fare del corpo di una lavoratrice”.
Per queste ragioni, l’auspicio della Cgil è che quanto accaduto sia un monito per tutti e un’opportunità di riflessione sul cammino che il mondo del lavoro e la società in generale devono compiere con assoluta urgenza verso la piena parità dei generi, il rispetto dei diritti delle donne, la lotta contro ogni genere di
violenza.