
A Ferrara dal 3 al 18 ottobre, in occasione del Festival Internazionale, è in programma la mostra con le fotografie di Alessio Romenzi – già premiato al World Press Photo – che ha seguito i team di Medici Senza Frontiere in azione tra ospedali, strutture per anziani e carceri, nella lotta contro il Covid-19 in Italia.
Sono 48 scatti, tra ospedali, RSA, carceri e insediamenti informali, che saranno al centro dell’incontro “Non lasciateci soli”, sabato 3 ottobre al Teatro Comunale di Ferrara, a cui partecipano la dott.ssa Claudia Lodesani, presidente di MSF, Alessio Romenzi, e Jason Horowitz, corrispondente in Italia per il New York Times.
“Questa mostra fotografica – dichiara la dott.ssa Claudia Lodesani, infettivologa e presidente di MSF che ha avviato l’intervento di MSF sul Covid-19 in Italia – è un omaggio a tutti gli operatori, sanitari e non, che hanno lottato e continuano a lottare contro questo virus in tutto il mondo. Oggi come ieri per combattere la pandemia ognuno deve fare la propria parte e agire insieme in uno sforzo collettivo che ci riguarda tutti”.
I letti della terapia intensiva dell’ospedale di Lodi, le strutture per anziani delle Marche durante il lockdown, i raggi del carcere di San Vittore a Milano ed i siti informali nella periferia di Roma dove abitano le comunità più vulnerabili.
In questi luoghi, alcuni diventati simbolo dell’epidemia di Covid-19 in Italia, il fotografo ha ripreso con la sua macchina fotografica i team di Medici Senza Frontiere (MSF) in azione per aiutare a contenere il contagio.
“Le mie foto – racconta Alessio Romenzi – hanno quasi sempre raccontato guerre e popolazioni in fuga fuori dall’Italia, ma in questo caso l’emergenza era proprio qui”.
“Le terapie intensive degli ospedali, le camere delle RSA, i lunghi corridoi di un carcere – continua il fotografo – sono luoghi molto differenti tra loro ma questa pandemia ha scatenato in chi li abita le medesime paure e incertezze. Da qui la scelta del bianco e nero per le foto: volevo che si percepisse la stessa atmosfera lungo tutti i capitoli di questo racconto”.
“Questa epidemia ha toccato tutti noi, non solo medici e pazienti, ma anche tutte le persone che hanno avuto i loro affetti colpiti e hanno visto le proprie vite cambiare” sottolinea la dott.ssa Claudia Lodesani, infettivologa e presidente di MSF che ha avviato l’intervento di MSF sul Covid-19 in Italia.
“Questa mostra – conclude la presidente di MSF – racconta questa sofferenza ed è un omaggio a tutti gli operatori, sanitari e non, che hanno lottato e continuano a lottare contro questo virus in tutto il mondo; oggi come ieri per combattere la pandemia ognuno deve fare la propria parte e agire insieme in uno sforzo collettivo che ci riguarda tutti”.
Dopo Ferrara la mostra “Don’t Leave Me Alone” raggiungerà successivamente altre città ed eventi in tutta Italia.
A fare da cornice a queste manifestazioni, la nuova campagna di sensibilizzazione di MSF #UnitiSenzaFrontiere che ricorda come al cambiare delle emergenze, resta identico l’impegno dell’organizzazione nel salvare vite ovunque ce ne sia bisogno.
Info utili sulla mostra e il dibattito a Ferrara: la mostra fotografica sarà aperta al pubblico dal 3 al 18 ottobre presso il Pac-Padiglione di arte contemporanea a Ferrara nei seguenti giorni e orari: sabato 3, ore 15.00 – 22.00; domenica 4, ore 10.00 – 20.00; da martedì 6 a domenica 18, ore 10.00 – 13.00 e 15.00 -18.00; chiusa il lunedì.
Sabato 3 ottobre, ore 15.30 e domenica 4 ottobre, ore 11:00, visite guidate su prenotazione (eventi@rome.msf.org) e negli altri giorni ingresso libero nel rispetto delle norme anti Covid.
Alberto Porcu Zanda
