I leader dei Paesi devono capire quanto sia pericoloso giocare alla guerra e fare tutto il possibile per evitare che si estendano cinque focolai di crisi, scrive la rivista americana “The National Interest”.
Ogni guerra globale scoppia da una scintilla, scrive la rivista americana “The National Interest”, presentando un elenco di cinque “focolai” a cui il mondo dovrebbe prestare attenzione.
Il primo di questi viene ricondotto al conflitto siriano. L’espansione dello “Stato Islamico” (ISIS) suscita preoccupazione tra le principali potenze del mondo, tra cui la Francia, la Russia e gli Stati Uniti.
Ma anche con la nascita di una coalizione che riunisca tutti questi Paesi, tra gli alleati potrebbero crearsi scontri a seguito delle divergenze esistenti sul futuro della Siria.
A sua volta gli attivi combattimenti tra le forze straniere in Siria potrebbero coinvolgere rapidamente la Turchia, l’Iran e l’Arabia Saudita ed eventualmente diffondersi in altre parti del globo.
Un altro di questi “punti caldi” è il confronto tra l’India e il Pakistan che, nonostante duri da molti anni, in qualsiasi momento potrebbe esasperarsi.
Se i gruppi radicali islamici sponsorizzati dal Pakistan compieranno a Mumbai una serie di attacchi terroristici come a Parigi, la pazienza dell’India potrebbe finire. E se il Pakistan subirà una massiccia offensiva, l’uso di armi nucleari tattiche potrebbe sembrare l’unica via d’uscita per Islamabad.
“The National Interest” mette al terzo posto la situazione nel Mar Cinese orientale, dove negli ultimi due anni la Cina e il Giappone si stanno rendendo protagonisti di un gioco molto pericoloso intorno alle isole contese di Senkaku. Entrambi i Paesi rivendicano le isole ed entrambi hanno schierato le proprie forze armate nei pressi dell’arcipelago.
Se scoppierà un conflitto tra la Cina e il Giappone, per gli Stati Uniti, legati a Tokyo da un accordo di difesa reciproca, sarà difficile astenersi, mentre la Cina cercherà di giocare d’anticipo attaccando le installazioni militari degli Stati Uniti nella regione.
Inoltre la situazione nel Mar Cinese Meridionale è fonte di preoccupazioni per il rischio di scontro tra le unità aeree e navali cinesi e statunitensi.
La perdita di autocontrollo di una delle parti potrebbe portare a conseguenze terribili. Solo una guerra tra USA e Cina sarebbe disastrosa, tuttavia potrebbero intervenire anche il Giappone e l’India.
Infine l’ultimo focolaio descitto nell’articolo è lo sviluppo degli eventi in Ucraina, molto dipendente in gran parte da come la NATO sia disposta ad intervenire nella crisi in atto nel Paese.
Se la Russia sarà sicura dell’intervento della NATO, potrebbe adottare misure per anticipare la mobilitazione dell’Alleanza.
Ma qualsiasi attacco o grave minaccia di offensiva contro uno dei Paesi della NATO potrebbero servire come pretesto per l’Alleanza Atlantica per intraprendere un’azione militare.
“The National Interest” rileva come ad oggi i Paesi non abbiano la sufficiente comprensione di come siano pericolosi i giochi di guerra.
Fonte: The National Interest
AVIDITA’ e il culto del rubare agli altri cose che non appartengono
L’odio tra le nazioni e sempre stato frutto dei scellerati trovati in punti chiave di ogni nazione, che guarda caso gli si da per voto anticipatamente diritto di portare al disastro la nazione stessa che deve proteggere invece, evitando in qualunque modo che si arrivi a questo è di dissociare a qualunque conflitto. Sul pretesto di non avere tempo ad interpellare il paese se desidera sostenere un conflitto, fanno andare in rovina secoli di lotta contro l’odio razziale e non solo. Chi di noi o di quelli di qualunque governo del mondo andrebbe a mettersi di fronte ad un altro a farsi del male a vicenda persona contro persona??? E anormale volersi fare del male invece di prendere una tazza di tè e parlarsene. Abbiamo bisogno di evolverci e debellare le malattie, non di decimarci! I confini tra i paesi creano odio e divergenze. Le persone preferiscono essere semplici e anche se la vita non gli da tanto quanto desiderano, sanno accontentarsi per convivere in pace e tranquillità.
Dobbiamo combattere contro le malattie e la sofferenza non creare nuove fonti delle stesse!
Niente e cosi complicato da non trovare una soluzione, tutte scuse inventate! Pensate solo al male che colpirebbe noi tutti indifferentemente di nazione… si e dimostrato già che non esiste una nazione ci solo una cooperazione mondiale contro quel male.
Io umilmente la penso cosi.