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Draghi pronto al ‘rush finale’ Sì dalla Lega, FI, M5S e Pd

Il sì a Draghi da Berlusconi, Zingaretti e Salvini e Grillo chiude il secondo giro di consultazioni del presidente incaricato. Domani alla Camera la sfilata delle parti sociali. Sulla strada del professore l’unico stop è di Fratelli d’Italia.

‘Ha detto no alla flat tax’, dice Meloni. Salvini invece conferma piena apertura, anche sul fisco: ‘Non aumenta le tasse. Chiediamo la pace fiscale’. Svolta della Lega anche al Parlamento europeo con il sì al Recovery. Credito senza condizioni da Berlusconi, al ritorno in prima persona alle consultazioni. Il Pd non pone veti: ‘La Lega? Il perimetro del governo lo decide Draghi’, dice Zingaretti.

La riforma fiscale dovrà prevedere “una rimodulazione delle aliquote e degli scaglioni” all’insegna della “progressività” dell’imposizione. Lo ha detto Draghi ai gruppi parlamentari che sta incontrando nelle consultazioni, secondo quanto riferito all’ANSA dai partecipanti. Draghi avrebbe anche detto che la riforma non dovrà prevedere “nuove tasse o imposte” e che dovrà riuscire ad aggredire “il male endemico” dell’evasione fiscale. Il programma di governo, illustrato ai gruppi parlamentari dal premier incaricato nei “pilastri generali”, verrà “dettagliato in Parlamento” nell’ eventuale giorno della fiducia. Mantenere ma riordinare i sussidi sul lavorocreare occupazione anche con gli investimenti pubblici. Sono tra gli altri punti programmatici elencati dal premier incaricato. Draghi avrebbe ribadito anche la necessità di aiutare le piccole e medie imprese colpite dall’emergenza con i ristori e far sì che le banche possano essere in grado di aiutare le imprese. Per la creazione dei posti di lavoro avrebbe ribadito la necessità di far partire i cantieri, considerato che molti investimenti già sono stati fatti. Per accelerare il piano vaccinale “a breve” dovrebbero arrivare dalla Ue “novità positive” per quanto riguarda i contratti con le ditte produttrici, mentre sul piano interno occorre lavorare sulla logistica per la loro somministrazione più rapida, avrebbe aggiunto Draghi che avrebbe indicato negli insegnanti e nel personale scolastico delle categorie prioritarie a cui somministrare i vaccini, mentre andrebbe implementato l’uso dei tamponi rapidi tra gli studenti. Sul fronte dei vaccini, l’Unione europea sta risolvendo il problema della quantità delle dosi. Ora però tocca a noi agire sulla logistica avendo più personale, facendo le vaccinazioni nelle scuole. E’ necessario implementare una piattaforma digitale nazionale e call center, avrebbe detto il premier incaricato.

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