Facevano arrivare hascisc e cocaina in Italia nascondendo la droga nelle cisterne piene di vino o all’interno dei blocchi di cemento usati come contrappesi nelle gru.
Come riportato dall’Ansa, questi alcuni degli stratagemma utilizzati dai membri dell’organizzazione criminale specializzata nel traffico di droga tra Spagna, Piemonte, Sardegna, Lombardia, Lazio e Abruzzo smantellata oggi dai carabinieri del Nucleo investigativo dì Cagliari con l’operazione ‘Eldorado’ che ha portato all’arresto di 19 persone, (15 su ordinanza di custodia cautelare e 4 in flagranza).
I vertici dell’organizzazione si trovavano a Torino dove sono state arrestate otto persone.
Dalla Spagna, secondo quanto accertato dai carabinieri, venivano importati 1.500/2.000 chili di droga ogni due mesi e di questi 500 erano destinati al mercato sardo.
Undici le persone arrestate oggi in Sardegna, 10 a Cagliari e una a Oristano.
Erano tre i cagliaritani che gestivano in Sardegna lo spaccio di hascisc e cocaina che arrivava dalla Spagna. Erano loro che tenevano i contatti con i torinesi facendo arrivare sull’Isola 500 chili di droga ogni due mesi. I carichi venivano poi nascosti a casa di minorenni incensurati, quindi recuperati e smerciati. Durante le indagini i carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Cagliari hanno sequestrato 1.200 chili di hascisc, 5,1 kg di cocaina, 6,5 kg di marijuana, 20 grammi di eroina e 68 piante di cannabis indica.
Complessivamente tra l’indagine Icres e la El Dorado sono state indagate 70 persone. Sono in corso accertamenti patrimoniali sugli otto arrestati a Torino. Secondo quanto emerso, avevano ingenti disponibilità di denaro che investivano in immobili, bar e attività commerciali non prima di averli “ripuliti”: è stato infatti accertato un caso di riciclaggio al casinò di Saint Vincent, dove i vertici dell’organizzazione avevano “ripulito” 10mila euro incassati con il traffico di droga.