L’intelligence degli Stati Uniti ha indicato in Margarita Simonyan direttrice dell’agenzia di stampa internazionale Sputnik e del network televisivo RT l’artefice del successo alle presidenziali americane di Donald Trump. Margarita è stata definita la giornalista più pericolosa nel mondo
Il dossier dell’intelligence americana menziona il nome di Margarita Simonyan 27 volte, accusandola di diffondere il credo politico del Cremlino nell’opinione pubblica straniera agendo tramite piattaforme mediatiche come Sputnik ed RT e quindi l’artefice dell’ingerenza russa nelle elezioni degli Stati Uniti, come se una persona avesse il potere di determinare la politica di uno stato.
L’eco delle accuse degli Stati Uniti contro i media russi si è propagato nei mezzi d’informazione: anche nel giornale argentino La Nación, la Simonyan, sulla scia dei servizi segreti americani, viene chiamata come “la giornalista più pericolosa del pianeta” e lo stesso articolo ha il titolo “Simonyan, la giovane padrona della propaganda russa”.