Alessandra Todde è la candidata governatrice del campo largo del centrosinistra alle prossime elezioni regionali in Sardegna.
L’ufficialità sul nome della deputata e vicepresidente dei pentastellati è arrivata durante il tavolo della coalizione che riunisce Pd, M5s e altre forze autonomiste, altri si sono però già sfilitati (Liberu e Più Europa) mentre i Progressisti oggi hanno disertato la riunione. Sullo sfondo la corsa solitaria di Renato Soru, l’ex governatore del Pd che sabato potrebbe ufficializzare la sua candidatura alternativa a Todde, frutto, denunciano alcune forze politiche, di un accordo a Roma tra i dem e i cinquestelle non gradito al patron di Tiscali e nemmeno ai Progressisti e ai partiti che hanno rotto con la coalizione.
“Sono emozionata, sono contenta, credo che oggi sia un giorno fondamentale per proseguire con questo campo progressista, sono orgogliosa di rappresentare questa coalizione – ha detto la candidata al suo arrivo nella sede del Pd in via Emilia a Cagliari, sede del tavolo, accolta tra gli applausi degli alleati – Abbiamo necessità di custruire assieme la migliore proposta possibile per permettere ai sardi di spazzare via la perggiore giunta regionale che la Sardegna ha avuto negli ultimi anni. Non ho mai creduto nelle donne e negli uomini soli al comando e non comincerò oggi. Siamo una squadra e lavoreremo da squadra nel solco dell’unità e della condivisione”.
“Da domani mattina – ha poi aggiunto parlando con i giornalisti- saremo fuori per parlare con i sardi e convincere ogni persona, strada per strada, che noi siamo l’alternativa migliore al peggior governo che la Sardegna abbia mai avuto”. Sull’alleanza Todde poi chiarisce: “Dobbiamo ricucire con tutti, dobbiamo essere aperti, inclusivi e dialoganti perché le destre si battono con la massima compattezza e la massima unità e credo potremo essere convincenti”. La candidata ora si è riunita con i rappresentanti della coalizione: il tavolo prosegue.
“Ho trovato un clima entusiasta, c’è molta voglia di portar fuori l’enorme lavoro che è stato fatto in questi mesi”. Così Alessandra Todde, candidata ufficiale del campo largo del centrosinistra alla presidenza della Regione Sardegna, al termine del tavolo con i rappresentanti delle forze politiche che la sostengono. Ad agitare le acque all’interno della coalizione, e soprattutto nel Pd, c’è Renato Soru, che potrebbe rompere e candidarsi in solitario. “Incontrerò Renato – annuncia Todde ai giornalisti – lo ritengo una risorsa, credo sia importante il dialogo e la costruzione di un rapporto diverso rispetto a quello che non c’è stato sinora. Io avevo bisogno di legittimazione, ma ora è importante porsi in un contesto diverso”.
Non solo Soru: “Parlerò anche con gli altri, nelle prossime settimane avremo molte sorprese”. Sulle defezioni dei Progressisti, Liberu e Più Europa, la candidata governatrice, che domani terrà la sua prima conferenza stampa dopo l’investitura ufficiale è ottimista: “Dobbiamo pensare che se rimaniamo divisi facciamo un enorme favore al nostro avversario – chiarisce -. Dobbiamo confrontarci ed essere inclusivi e chi sente la casa progressista come la propria, non può restare fuori. La sfida è: vogliamo regalare altri 5 anni al centrodestra o vogliamo fare un progetto di cambiamento serio?”. (Ansa)