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Elisoccorso, quasi 300 interventi in due mesi

In due mesi di attività, sono 292 gli interventi effettuati dal nuovo servizio di elisoccorso. L’elicottero, capace di raggiungere qualsiasi comune sardo, è stato utilizzato per il 76% dei casi per soccorrere e trasportare il paziente mentre si è alzato nel 87% delle volte per pazienti in codice rosso (prevalentemente poli – traumatizzati o problemi neurologici).

La base aerea di Olbia (operativa h 24) ha registrato il maggior numero di decolli (51.7% dei casi) seguita da Cagliari (h12) per il 40,8%, poi quella di Alghero Fertilia (partita dal 15 agosto), con il 7,5%.

È un servizio che la Sardegna aspettava da moltissimo tempo: oggi abbiamo un servizio essenziale che prima non c’era, funziona tutti i giorni e funziona bene”, ha detto il presidente Pigliaru, presentando questa mattina un primo bilancio del servizio, insieme all’assessore della Sanità, Luigi Arru, ai vertici dell’Azienda regionale per l’emergenza-urgenza, Giorgio Lenzotti (direttore generale), Piero Delogu (direttore sanitario) Angelo Serusi (direttore amministrativo), al presidente del Servizio Regionale Sardegna Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, Carlo Taccori.

Contiamo già quasi 300 interventi, molte vite salvate, tempi rapidissimi per portare persone con patologie urgenti esattamente nei luoghi dove ricevere il miglior trattamento possibile. Sono un passo avanti enorme e continuiamo a lavorare per migliorare ancora.”

Per l’assessore Arru “questi dati, ufficiali e certificati, contano più di mille polemiche pre-elettorali. Dimostrano il grande lavoro fatto dai vertici dell’Areus, con l’Ats e la direzione generale dell’assessorato della Sanità e quello che fanno quotidianamente gli operatori dell’elisoccorso con quelli del Soccorso Alpino della Sardegna”. L’esponente della Giunta ha ricordato quanto fatto in passato dai Vigili del Fuoco e la collaborazione ancora in corso. “E’ importante capire – ha detto ancora – che il sistema dell’emergenza urgenza non è solo l’elisoccorso, ma include il soccorso a terra, con le autoambulanze: a breve ne avremo 40 nuove e moderne”.

Il direttore generale dell’Areus, Giorgio Lenzotti, nel ringraziare tutti gli operatori dell’azienda e del servizio, dichiara: “Ancora qualcosa va messo a posto ma i numeri dimostrano che il servizio funziona, che salva vite umane e questo vale più di qualsiasi strumentale polemica”.

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