Emergenza Coronavirus: al via il monitoraggio dei bisogni delle persone con disabilità

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Nel contesto emergenziale che stiamo vivendo, quello della pandemia Covid-19, le associazioni di categoria che rappresentano le diverse disabilità stanno ribadendo con forza la maggiore condizione di vulnerabilità delle persone con disabilità. Le persone sorde come possono avere l’informazione corretta e tempestiva se la comunicazione passa principalmente per canali orali? Le persone cieche o ipovedenti come possono muoversi se vengono a mancare nelle città i punti di riferimento ordinari e se ci sono nuove regole e talvolta nuovi percorsi da seguire? Con la chiusura dei centri diurni per disabili sono garantite le ordinarie misure assistenziali? Queste solo alcune delle domande a cui si trovano a dover rispondere le associazioni.

L’Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, oltre a pubblicare una serie di faq dedicate, ha sensibilizzato le amministrazioni pubbliche coinvolte nell’emergenza sull’importanza dell’accessibilità delle informazioni alle persone con diverse disabilità. In particolare il Dipartimento dal 25 febbraio ha previsto la presenza di un interprete LIS (Lingua dei segni) dell’Ens nelle consuete conferenze stampe durante le quali il Capo del Dipartimento Borrelli comunica i dati sulla situazione in atto nel nostro Paese. Alcune Regioni hanno inoltre dato particolare attenzione alla applicazione di alcune misure, prevedendo delle deroghe come la possibilità per le persone con disabilità intellettiva di fare brevi passeggiate nei pressi della propria abitazione, ovviamente accompagnate.

In questo contesto, il gruppo di lavoro Abili a proteggere, che lavora presso il Dipartimento della Protezione Civile e si occupa di tenere alta l’attenzione sul rapporto tra protezione civile e disabilità, ha intrapreso un monitoraggio sui bisogni delle persone con disabilità e i servizi attivati sul territorio per diffondere informazioni accessibili e di supporto a tutti i cittadini con disabilità. Sono infatti in programma una serie di interviste alle principali associazioni che rappresentano le diverse disabilità per sapere direttamente dagli interessati come stanno vivendo l’emergenza Coronavirus, quali sono le eventuali azioni che hanno intrapreso per favorire la tutela dei cittadini più vulnerabili e quali sono invece gli ambiti su cui ancora è necessario lavorare per supportare queste persone.

Le interviste, che si inseriscono nella sezione “Niente di speciale” presente sul sito e sui canali social di Abili a proteggere, sono in corso di lavorazione. La prima al Presidente dell’UICI Mario Barbuto​ è stata pubblicata il 20 marzo mentre la seconda intervista al Presidente dell’Ens Giuseppe Petrucci è online a partire da oggi, 2 aprile.

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