Roma. Nuovo terreno di scontro tra i partner del governo gialloverde sono le linee guida della Riforma degli Enti Locali con reciproche accuse e recriminazioni tra i due alleati. Il tutto è nato dall’affermazione di alcune fonti del Movimento 5 Stelle secondo cui: “Leggiamo che la Lega continua a parlare di una bozza sulle Province. È vero, la bozza esiste, è della Lega e noi non la condividevamo ieri né la condividiamo oggi. Le Province vanno abolite. Gli sprechi vanno tagliati. Punto”.
Fonti della Lega hanno subito controbattuto: “Basta caos M5S, l’Italia ha bisogno di Sì e di serietà e i 5 Stelle non possono cambiare idea ogni giorno su tutto. Oggi tocca alle Province, distrutte da Renzi con gravi danni per i cittadini e per la manutenzione di scuole e strade. Un viceministro 5 Stelle lavora per rafforzarle, un altro ministro 5 Stelle lavora per chiuderle”.
All’Ansa fonti interne del Movimento 5 Stelle precisano: “Non si può discutere sempre su ogni cosa. Sulle Province il punto è chiaro: noi vogliamo tagliarle, siamo sempre stati per il taglio degli sprechi. Vogliamo tagliarle e usare quelle risorse per abbassare le tasse alle famiglie e alle imprese. Chi è meno chiaro è proprio la Lega che invece di dire come la pensa sul tema parla di noi. Ad esempio abbiamo una proposta anche per tagliare gli stipendi dei parlamentari e restituire soldi agli italiani, la Lega anche su questo ancora non ci ha detto come la pensa”.
Il vicepremier Luigi Di Maio fermamente punta i piedi sul fatto che le Province vadano abolite e dice: “Gli sprechi si tagliano, è sempre stato così per il M5S e con tutta la burocrazia che abbiamo le Province vanno abolite. L’obiettivo è eliminare ciò che non è indispensabile e reperire risorse per abbassare subito le tasse a imprese e famiglie”. Il viceministro all’Economia M5S, Laura Castelli, aggiunge: “Sento tanto parlare di bozze condivise e altro sulle Province, la verità è che un tavolo di confronto con la Lega e nessuna decisione è stata presa. Mai ho dato mio ok a elezioni di primo livello. Per ora è solo un confronto nel quale sono coinvolte anche le associazioni. È necessario che si trovi una quadra rispetto anche alla nostra posizione per garantire i servizi ai cittadini, senza sprechi”.
Ribatte sull’argomento il vicepremier Matteo Salvini, da Biella dove ha tenuto un comizio in vista dell’election day di fine maggio: “Servono per dare servizi ai cittadini. Vogliamo dare i servizi ai cittadini. Se i Comuni e le Regioni non ce la fanno servono le Province” perché “la buffonata di Renzi” di abolirle “ha portato a una cattiva manutenzione di scuole e strade”.
Sulla questione della riforma degli Enti Locali, dalla Cina durante la conferenza stampa da Pechino è intervenuto anche il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte che ha affermato: “Dibattito sulle Province in Italia? Lo affronteremo quando ritorneremo”.
Nella disputa politica sulle linee guida di Riforma degli Enti Locali arrivano anche i commenti delle opposizioni. Per Mariastella Gelmini, capogruppo dei deputati di Forza Italia, si tratta di ripristinare un fondamentale ente territoriale: “Se alcune scuole e molte strade sono ridotte in condizioni pietose la responsabilità è proprio in chi ha voluto la chiusura delle Province senza provvedere a distribuire risorse e responsabilità. Come al solito Di Maio parla tanto per dare fiato alla bocca. FI è per il ripristino di questo fondamentale ente territoriale intermedio”.
Il presidente dei senatori Pd Andrea Marcucci twitta: “Litigano su Siri, legge di bilancio, Rai, Libia, immigrazione, Roma, litigano su tutto. C’è una cosa che però li mette sempre d’accordo: spartirsi le poltrone. Con ritorno alle Province pronti 2500 nuovi incarichi”. (Rainews.it)