Giovedì 14 novembre, dalle 15 alle 17, l’aula magna della facoltà di Ingegneria e architettura – via Marengo, Cagliari – il rettore Maria Del Zompo apre l’incontro informativo con le componenti dell’ateneo coinvolte nel progetto. Ai lavori – coordinati dallo staff guidato da Alessandra Carucci, pro rettore Internazionalizzazione – dell’”European Digital UniverCity” (Educ), prende parte un delegato dell’Agenzia nazionale Erasmus. Insomma, anche la Sardegna dell’alta formazione e della cultura in campo per disegnare un pezzo di storia.
La scelta dell’Unione Europea. All’evento di Cagliari partecipano i rappresentanti del personale universitario, del territorio, delle istituzioni locali e delle parti sociali, con particolare riferimento ai delegati del mondo del lavoro che fanno parte dei comitati di indirizzo dei corsi di studio. L’Università di Cagliari è entrata a far parte del gruppo di atenei selezionati dall’Unione Europea nell’ambito del programma Erasmus+ “European Universities”. “Il programma – spiega il pro rettore Alessandra Carucci – ha lo scopo di creare una cooperazione a lungo termine a sostegno dei valori europei, dell’inclusione e dell’innovazione nella didattica dell’istruzione superiore e nella ricerca scientifica. Per favorire questa cooperazione strutturale – capace di aumentare enormemente il potenziale di trasformazione dell’Unione Europea – sono state costituite diciassette “Alleanze”, quali consorzi tematici e basi operative per riunire università accomunate da caratteristiche e progetti comuni, finalizzati allo sviluppo di buone pratiche e strategie vincenti per il futuro dell’alta formazione nel Continente”. L’alleanza di cui fa parte l’Università di Cagliari ha ottenuto dall’UE il riconoscimento del proprio impegno e della volontà strategica di università del futuro con il finanziamento del progetto “European Digital UniverCity” (Educ). “Il progetto – sottolinea la professoressa Carucci – ha per obiettivo prioritario la promozione di nuovi modelli di mobilità fisica e virtuale di studenti, docenti e staff, favorire progetti di ricerca comuni e affrontare le sfide della società in maniera innovativa e multidisciplinare”.
Programma European Universities. I progetti, di durata triennale, sono stati avviati ufficialmente il primo ottobre scorso con uno stanziamento globale di 85 milioni di euro (5 milioni per ciascun consorzio). Tra i temi chiave, il confronto sul fondamentale ruolo di “fautore del cambiamento” che European Universities si propone per il prossimo futuro, grazie alla definizione e applicazione dei futuri standard comunitari per le università. Oltre all’ateneo di Cagliari, le altre dieci “European Universities” italiane sono Bologna, Milano, Milano Bocconi, Padova, Palermo, Roma Sapienza, Roma Tor Vergata e Trento, con Accademia delle Belle Arti di Roma e Politecnico di Torino.