Il consiglio Comunale di Muravera ha istituito la spiaggia naturista di “Feraxi”, estesa per circa 400 metri lungo il bel litorale sabbioso compreso tra la foce della peschiera dell’omonimo stagno e il promontorio di Capo Ferrato.
“Come Amministrazione comunale – afferma Matteo Plaisant, assessore al turismo del Comune di Muravera – abbiamo voluto cogliere una opportunità consentita dalla nuova legge regionale del 2017 per destinare un tratto di spiaggia al turismo naturista con l’intento di diversificare l’offerta turistica e favorire l’allungamento della stagione. Si tratta di un turista medio-alto spendente che vede nella Sardegna una destinazione ideale per bellezza dei luoghi e accessibilità”.
La costa di “Prumare de Feraxi” è da tempo conosciuta e apprezzata a livello nazionale e internazionale e la decisione del Comune di Muravera va nella direzione di regolarizzare la pratica del naturismo nel rispetto della normativa vigente.
“Niente ghetti o divieti – informa Sergio Cossu, delegato dell’associazione naturista ANITA che ha supportato l’amministrazione comunale nel percorso istitutivo – e la spiaggia resterà aperta a tutti,
semplicemente segnalata da appositi cartelli che la nostra associazione donerà al Comune, per favorire
l’integrazione con tutte le altre attività turistiche e una serena convivenza con le popolazioni locali”.
La nuova spiaggia sarà ricompresa all’interno del Distretto del Turismo Naturista della Sardegna, un progetto che un’aggregazione di comuni sardi e ANITA ha lanciato di recente a Cagliari con la presentazione del logo ufficiale del distretto.
“La volontà è quella di coniugare tutela ambientale e forme di turismo sostenibile – dichiara Fabio Piras, assessore all’Ambiente – e di sviluppare la cooperazione europea, l’accesso a risorse finanziarie dedicate, lo scambio di flussi e di buone pratiche con altre aree nazionali e europee, come la Toscana, che ha già sei spiagge naturiste autorizzate, la Liguria, la Corsica e la Provenza del sud, queste ultime riconosciute come leader internazionali per il turismo naturista”.
I comuni sardi nell’istituire le spiagge per la pratica della nudità hanno fatto la scelta originale di individuarle all’interno di aree naturali protette, parchi nazionali e regionali, aree marine protette e siti della Rete europea.
Natura 2000, come nel caso di “Feraxi” ricompresa nel Sito d’Interesse Comunitario (SIC) dello “Stagno di
Colostrai e Saline”. Chi è interessato alla pratica della nudità durante le vacanze, e sono oltre 20 milioni i
praticanti nella sola Europa e 500 mila in Italia, è molto attento alla conservazione della natura, al rispetto delle comunità locali e delle loro tradizioni, ai prodotti enogastronomici di qualità e ai servizi turistici esperienziali e sostenibili.
“ANITA, come associazione Naturista Italiana – afferma Giuseppe Ligios, responsabile cultura della sezione
sarda – supporterà l’amministrazione comunale di Muravera anche nella organizzazione di eventi culturali e nel dialogo con tutti gli operatori turistici ed economici locali mediante attivazione di specifiche convenzioni per contribuire attivamente alla promozione del territorio e far conoscere in Europa la bellezza e l’ospitalità di questo splendido angolo della Sardegna sud orientale”.