È uno degli appuntamenti di spicco nell’estate musicale in Sardegna: dal 23 luglio al 13 agosto (con un’appendice il 27) il festival Dromos, organizzato dall’omonima associazione culturale, vive la sua ventiquattresima edizione secondo la consueta formula itinerante tra vari centri e località dell’Oristanese: da Fordongianus a Bauladu, da Villa Verde a Morgongiori, dalla stessa Oristano alla sua frazione di Donigala Fenughedu, da Neoneli a Cabras con il villaggio di San Giovanni di Sinis e l’area archeologica di Tharros.
Su questa geografia variegata, Dromos snoderà il suo programma spaziando, come sempre, tra stili e linguaggi musicali differenti, con la presenza di artisti di livello internazionale, a dare forma a un evento territoriale senza confini geografici e senza steccati tra generi e generazioni. Alcuni protagonisti del festival sono già stati annunciati nelle scorse settimane, tutti di scena a Dromos per le uniche tappe in Sardegna dei rispettivi tour: Ludovico Einaudi, atteso per un doppio concerto – il 4 e 5 agosto – nella cornice del sito archeologico di Tharros; Iosonouncane, il 31 luglio a Bauladu; gli Incognito, tra i più importanti progetti e gruppi dell’acid jazz di matrice britannica, il 12 agosto a Cabras (OR); e Alex Britti con Flavio Boltro come special guest –, il 27 agosto a Neoneli.
Ma sono tanti i nomi di rilievo nel cast di Dromos edizione numero ventiquattro: due leggende viventi della musica afro-cubana come Chucho Valdés e Paquito D’Rivera (il 28 luglio a Oristano); l’istrionico pianista e fisarmonicista Antonello Salis con l’Orchestra Jazz della Sardegna diretta da Riccardo Fassi (il 6 agosto a Morgongiori); un altro grande interprete della fisarmonica come Richard Galliano (l’11 agosto a Tharros); il polistrumentista maliano Baba Sissoko, con la sua formula che mescola melodie e ritmi della sua terra con il jazz e altre musiche popolari afroamericane (l’8 agosto a Donigala Fenughedu); i 72-Hour Post Fight, un progetto musicale unico nel panorama italiano, che deve molto all’elettronica sperimentale e all’hip hop così come al jazz e all’emo (il 23 luglio a Fordongianus); Neue Grafik, il produttore e polistrumentista francese di base a Londra con il suo mix di jazz, house e hip-hop (sempre il 23 luglio a Fordongianus); la violinista e cantante Yilian Cañizares, “uno dei talenti più incredibili della nuova generazione di musicisti cubani”, secondo l’autorevole giudizio di Chucho Valdés (il 10 agosto a Donigala Fenughedu); Louis Cole, cantautore, produttore e multistrumentista statunitense tra funk dinamico e pop (il 24 luglio a Fordongianus); il chitarrista oristanese Giorgio Crobu con il suo trio jazz (il 30 luglio a Bauladu); Freak Motel, un quartetto sardo che raccoglie e converte molteplici influenze in un sound tra post-rock esplosivo, atmosfere noise e nu jazz (ancora il 24 luglio a Fordongianus); e, a completare la pattuglia di artisti isolani, Daniela Pes, la cantante e autrice di Tempio Pausania, vincitrice del Premio Parodi nel 2017, che aprirà il concerto di Iosonouncane (il 31 luglio a Bauladu).
Tanta musica, dunque (ma non solo) per un’edizione di Dromos che si presenta sotto il titolo “Saltimbanchi” prendendo spunto da una nota poesia di Aldo Palazzeschi, “Chi sono?”, in cui lo scrittore e poeta fiorentino, interrogandosi sulla sua identità (“Son forse un poeta? No, certo… Son dunque un pittore? Neanche… Un musico, allora? Nemmeno…”), tratteggiò un autoritratto che negli ultimi versi recita: “Son dunque… che cosa? / Io metto una lente / davanti al mio cuore / per farlo vedere alla gente. / Chi sono? Il saltimbanco dell’anima mia”.
Scrive la critica d’arte Anna Rita Punzo nel suo testo per Dromos: «Abbandonata l’autoironica maschera buffonesca, tolti trucchi e ceroni chapliniani, dismesse le logore vesti di lustrini, il saltimbanco di Dromos si rivela, non più personaggio ma persona, proiezione empirica o volutamente iperbolica di un contemporaneo homo viator alla ricerca di se stesso. Questa tensione conoscitiva ed espressiva raggiunge la sua acme nell’immagine palazzeschiana della lente d’ingrandimento che l’artista-saltimbanco pone innanzi al proprio cuore affinché il pubblico possa conoscerne l’essenza più pura e autentica, la matrice originaria che induce all’autocoscienza, alla consapevolezza di essere microcosmo nel macrocosmo, elemento naturale immerso nella natura, responsabile di sé, delle proprie azioni, di ciò che lo circonda e di cui è parte. Sono questi i saltimbanchi di Dromos, anime peregrine di un festival in cammino, profeti e artefici della salvifica forza dell’immaginazione, di una realtà sospesa tra la necessità e l’illusione di voler ancora una volta credere nell’umanità.»
Racconta il direttore artistico di Dromos Salvatore Corona: «Fin dal primo momento in cui lessi la poesia di Palazzeschi, ho pensato che il “saltimbanco dell’anima mia” mi appartenesse profondamente, mi ha trasmesso una purezza senza orpelli. Sulla tela l’artista dovrebbe riportare la purezza, la sua profonda sincerità. Picasso diceva che ogni bambino è un artista. Il problema è poi come rimanere un artista quando si cresce. Diventa difficile tornare all’essenza pura. Il primo artista al quale ho pensato in fase di costruzione del programma della ventiquattresima edizione di Dromos è Antonello Salis. Ho pensato a come si muove, a come suona, a come vive nel suo mondo puro. Quest’anno vogliamo celebrare questo immenso artista invitandolo con un’orchestra, invitando i suoi amici. L’idea essenziale è quella di celebrare il saltimbanco dei saltimbanchi, Antonello Salis, senza orpelli, appunto»
Il viaggio della ventiquattresima edizione di Dromos prenderà il via sabato 23 luglio a Fordongianus con la prima edizione del Terme Romane Festival, all’esordio nel cartellone della manifestazione: alle 19 un dj set farà da preludio al concerto dei 72-Hour Post Fight (alle 20); sul palco Adalberto Valsecchi al sassofono, Fight Pausa alla chitarra e synth, Palazzi d’Oriente al basso, synth e sequencer e Andrea Dissimile alla batteria. Nati nel 2019, anno del debutto discografico sotto La Tempesta International, i 72-Hour Post Fight hanno consolidato in breve tempo un proprio stile inconfondibile, fatto di atmosfere fluide dove elettronica, interventi jazz, improvvisazione, chitarre affilate e break di batteria di taglio hip-hop convivono con un’armonia inaspettata.
Un’ora più tardi (alle 22) ancora influenze ibride con l’ensemble di Neue Grafik, compositore, produttore e polistrumentista francese di base a Londra. L’artista transalpino è stato capace di costruirsi una solida reputazione negli ultimi anni, pubblicando dischi su etichette come Rhythm Section, Wolf Music, 22a e CoOp Presents; la sua musica è un mix di jazz, house e hip-hop, influenzato dalle sue origini africane, dalle sue radici parigine e dal suo amore per la ricerca e la costante contaminazione. Con Neue Grafik alle tastiere, a Fordongianus ci saranno Faye Thompson al sassofono, Jack Banjo Courtney alla tromba, Matt Gedrych al basso e Benjamin Appiah alla batteria.
La seconda serata della mini rassegna fordongianese (domenica 24) verrà aperta dal consueto djset delle 19, seguito alle 20 dal concerto dei Freak Motel, progetto originale composto dai sardi Matteo Sedda (alla tromba), Andrea Sanna (al Rhodes/Synth), Andrea Parodo (al basso) e Nicola Vacca (alla batteria). Il quartetto raccoglie molteplici influenze e le converte in un sound di difficile collocazione, un misto tra post-rock esplosivo, atmosfere noise e nu jazz, condite da una buona dose di improvvisazione. Ciascun componente del gruppo ha contribuito, tramite il proprio personale linguaggio musicale, alla creazione dei brani e alla caratterizzazione del suono. “Escape Room” (2018), il loro primo lavoro, è un concept album incentrato sulla tematica dell’isolamento e dell’insularità da cui la musica trae forza e ispirazione, con l’intenzione di viaggiare ed esplorare nuovi orizzonti.
Alle 22 luci e amplificatori accesi per Louis Cole, cantautore, produttore e multi strumentista statunitense con base a Los Angeles, celebrato come uno dei batteristi più futuristici, sonici e funk del mondo. Conosciuto per essere metà del duo Knower con la cantante e polistrumentista Genevieve Artadi, Cole ha come obiettivo quello di “creare e indagare sui sentimenti profondi attraverso la musica”. Tra funk dinamico e pop, propone un repertorio originale, eclettico, difficilmente classificabile. A Fordongianus, con Genevieve Artadi come guest, sarà accompagnato da Chris Fishman alle tastiere (che vanta collaborazioni di prestigio con Joshua Redman, Wynton Marsalis, Flying Lotus, Aaron Parks e Terri Lyne Carrington) e Nate Wood al basso e batteria (membro dell’acclamato quartetto Kneebody, e che ha affiancato artistidel calibro di George Harrison, Chaka Khan, Sting, Wayne Krantz, Donny McCaslin, Taylor Hawkins e Tigran Hamasyan).
Il biglietto per la serata del 23 luglio costa 10 euro, 15 euro per il 24 luglio; 20 euro il prezzo dell’abbonamento per le due serate. Tutti i prezzi sono da considerarsi al netto dei diritti di prevendita. Informazioni nel sito www.dromosfestival.it.
Giovedì 28 luglio Dromos ritorna nel cuore della “sua” Oristano: in piazza Duomo (platea numerata, ingresso a 25 euro più diritti di prevendita) riflettori puntati su due leggende viventi della musica afro-cubana e tra i grandi protagonisti di questa edizione: Chucho Valdés e Paquito D’Rivera, amici nella vita e compagni musicali da circa sessant’anni, capaci di conquistare più di 25 Grammy e Latin Grammy, tra molti altri importanti riconoscimenti. Dopo un periodo di lontananza artistica durato circa dieci anni, i due hanno pubblicato “I Missed You Too” (Sunnyside, 2022), album congiunto in cui il pianista di Quivicàn e il sassofonista di Marianao si rincontrano musicalmente con una nuova registrazione e un tour facendosi affiancare, per l’occasione, da Diego Urcola alla tromba, José Armando Gola al basso, Dafnis Prieto alla batteria e Roberto Vizcaino Jr. alle percussioni.
Tappa immancabile nel circuito di Dromos, Bauladu accoglie due diversi appuntamenti del festival. Il primo, sabato 30 luglio, è alle 19.30 nell’Area Parco Tzinnuri con il trio jazz di Giorgio Crobu, chitarrista oristanese di impostazione versatile e flessibile, abile a muoversi con disinvoltura tra musiche ritmiche, ballad e atmosfere latine. Classe 1959, titolare dal 1993 della cattedra di chitarra jazz presso il Conservatorio Hanns Eisler di Berlino, dove attualmente vive, Crobu – che prima del concerto sarà anche al centro di una masterclass – vanta collaborazioni di rilievo con Joe Pass, Harry “Sweets” Edison, Buddy Tate, Al Grey, Buddy de Franco, Bob Mintzer, Eddie Gomez, Benny Bailey, Giovanni Tommaso, Danny Moos, Eliot Zigmund. Con lui a Bauladu ci saranno Tancredi Emmi al contrabbasso e Alessandro Cau alla batteria. Altro impegno per Giorgio Crobu: a precedere il concerto, una masterclass in mattinata.
L’indomani, domenica 31, l’Anfiteatro Comunale di Bauladu ospiterà (con inizio alle 22 e ingresso a 25 euro più diritti di prevendita) l’atteso concerto di Iosonouncane, proposto da Dromos in collaborazione con il ‘Du-Bauladu Music Festival organizzato dalla Consulta giovani di Bauladu, unica tappa in Sardegna del tour estivo che riparte da quello teatrale concluso alla fine di aprile con grande successo di pubblico (tutto esaurito per ogni data). A Bauladu, Jacopo Incani (questo il suo nome all’anagrafe) eseguirà i brani contenuti in “Ira”, il suo terzo album, uscito un anno fa a maggio, esplorando anche repertori e canzoni diverse, accompagnato da Amedeo Perri al sintetizzatore e cori, Francesco Bolognini all’elettronica, sintetizzatore e cori, Serena Locci al sintetizzatore e cori, Simona Norato al pianoforte, organo, mellotron e cori, Simone Cavina alla batteria e cori, e Maria Giulia Degli Amori alle percussioni, chitarra acustica e cori. Aprirà la serata Daniela Pes cantante e compositrice sarda di Tempio Pausania, vincitrice del Premio Parodi nel 2017 – premio assoluto, critica, giuria internazionale, miglior musica, miglior arrangiamento -, e premio miglior musica e premio Nuovoimaie al concorso Musicultura 2018.
Il mese di agosto per la musica di Dromos si aprirà con i due concerti di Ludovico Einaudi – mercoledì 4 (tutto esaurito) e giovedì 5 (posto unico a 45 euro più diritti di prevendita; biglietteria BoxOffice Sardegna) – nel suggestivo scenario dell’Anfiteatro di Tharros, allestito di fronte al mare, all’interno del prezioso sito archeologico in territorio di Cabras. Per il pianista e compositore torinese, tra i musicisti classici contemporanei più apprezzati a livello mondiale, si tratta delle uniche due tappe in Sardegna del tour internazionale all’insegna di “Underwater“, il suo album di inediti uscito lo scorso gennaio su etichetta Decca Records. E le note e le atmosfere del disco troveranno a Tharros la loro collocazione ideale per due concerti immersi nel tempo sospeso tra natura e storia umana. Con Ludovico Einaudi al pianoforte suoneranno Redi Hasa al violoncello, Federico Mecozzi al violino e Francesco Arcuri all’elettronica e alle percussioni. Il concerto è presentato in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna, la Fondazione Mont’e Prama, la Società Cooperativa Penisola del Sinis, il Comune di Cabras e la società Ponderosa Music & Art.
Entrambi i concerti saranno preceduti alle 19 nella Basilica di San Giovanni di Sinis, grazie alla collaborazione la Curia arcivescovile di Oristano, dal progetto Climate Space di Ludovico Einaudi a cura di Francesco Cara, uno spazio immersivo dove esplorare le nuove relazioni con una natura che si trasforma sotto l’effetto dei cambiamenti climatici attraverso l’immagine, la musica e la narrazione, ma anche la scienza e l’innovazione. Mercoledì 4 verrà proiettato il cortometraggio “Voice above water” (“La voce sul filo dell’acqua”) di Dana Frankoff, con la sonorizzazione ad hoc del musicista e compositore cagliaritano Daniele Ledda; giovedì 5 sarà invece la volta di “Cries of our ancestors” (“Le grida dei nostri antenati”) di Rebecca Kormos e Kalyanee Mam, sonorizzato dal violoncellista Redi Hasa.
Venerdì 6 agosto Dromos smonta le tende dalla penisola del Sinis e si trasferisce per una sera a Morgongiori: protagonista al Tempio ipogeico Sa Scab’e Cresia sarà un autentico saltimbanco del jazz, Antonello Salis, in una serata dal titolo “Antonello Salis & Friends”, con l’Orchestra Jazz della Sardegna diretta dal Maestro Riccardo Fassi (ingresso a 5 euro più diritti di prevendita) e ospiti; un nuovo progetto in cui le composizioni dell’istrionico pianista e fisarmonicista sardo, sono arrangiate e presentate in una veste originale e inedita; un viaggio attraverso i tanti luoghi musicali e i colori che Antonello Salis porta dentro di sé, e che non sono mai stati raccontati in una forma orchestrale. Con lui e Fassi (tastiere, piano, arrangiamenti e direzione), ci saranno Gian Pietro Carta, Dante Casu, Massimo Carboni, Teodoro Ruzzettu e Marco Maiore ai sassofoni, Luca Uras, Emanuele Dau, Pietro Pilo e Giovanni Sanna Passino alle trombe, Gavino Mele e Roberto Chelo ai corni, Salvatore Moraccini e Salvatore Serra ai tromboni, Antonio Pitzoi alla chitarra, Mariano Tedde al pianoforte, Alessandro Zolo al contrabbasso e Luca Piana alla batteria.
Lunedì 8 agosto Dromos si fermerà a Donigala Fenughedu, frazione di Oristano, dove al Ros’e Mari Farm & Green House, in località Pauli Cannedu (ingresso a 20 euro più diritti di prevendita), sarà protagonista il polistrumentista maliano Baba Sissoko, maestro del tamani (il talking drum), abile nell’integrare alle melodie e ai ritmi della propria tradizione musicale le sonorità jazz, blues e soul, creando un inedito e originale risultato musicale. Al suo attivo l’artista originario di Bamako vanta una ventina di pubblicazioni e collaborazioni con artisti del calibro di Dee Dee Bridgewater, Rokia Traoré, Miguel Anga Diaz, Habib Koité & Bamada, Fomoudou Don Moye e Antonello Salis, tra gli altri. Baba Sissoko presenterà per l’occasione la sua ultima fatica discografica “Mediterranean Blues”, dove offre la sua sintesi tra blues e ritmi africani. Sul palco del festival lo accompagneranno Domenico Canale all’armonica e violino, Alessandro De Marino al clarinetto e tastiere, Angelo Napoli alla chitarra e cori, Erick Yanou al basso elettrico e cori, Ady Thioune alle percussioni, djembe e cori ed Eric Cisbani alla batteria. L’evento è realizzato in collaborazione con Ros’e Mari Restaurant, Viva Mandrolisai e Consorzio di Tutela dei Vini del Mandrolisai.
Due giorni dopo – mercoledì 10 agosto (alle 22) la regina della serata sarà Yilian Cañizares, sul palco del Ros’e Mari Farm & Green House (ingresso a 20 euro più diritti di prevendita) per presentare il disco “Erzulie”, uscito alla fine del 2019, ma rimasto in ghiaccio a causa della pausa forzata determinata dalla pandemia. Dopo lo stupore e lo choc iniziale, la cantante e violinista cubana trapiantata in Svizzera ha deciso di mettere in piedi un nuovo progetto che si adattasse meglio all’attuale crisi, ribattezzandolo con il nome di Resilience Trio, in cui la accompagnano Childo Tomas al basso elettrico e Inor Sotolongo alle percussioni. La Cañizares è considerata una delle artiste più promettenti della sua generazione, definita dal pianista Chucho Valdés “uno dei talenti più incredibili della nuova generazione di musicisti cubani. Virtuosa, espressiva, spontanea e con una innata grazia”.
Ancora da definire, fra le due date al Ros’e Mari Farm & Green House, un Laboratorio musicale a cura della Music Academy Isili, previsto a Oristano il 9 agosto.
Giovedì 11 agosto si torna ad ammirare il tramonto profumato dal mare negli spazi dell’Anfiteatro di Tharros, dove alle 21.30 (ingresso a 25 euro più diritti di prevendita) è atteso Richard Galliano, altro ospite di riguardo del festival Dromos, con il concerto solo “Passion Galliano”, un percorso personale nella storia del fisarmonicista francese, protagonista nel rivoluzionare lo stile, i linguaggi e i generi dello strumento a mantice, attraverso un’instancabile ricerca sulle sue risorse timbriche, espressive e ritmiche. Il concerto, con un programma che accosta composizioni originali a musiche di Erik Satie, Michel Legrand, Claude Debussy, Enrique Granados y Campiña, Astor Piazzolla, è presentato in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna, la Fondazione Mont’e Prama e la Società Cooperativa Penisola del Sinis.
L’acid jazz degli Incognito, tra i più importanti progetti e gruppi della black music contemporanea, la farà da padrone la sera dopo (venerdì12 agosto) a Cabras (OR), per l’unica tappa in Sardegna del tour italiano della band britannica, organizzato da Ponderosa Music & Art (radio ufficiale del tour è Radio Monte Carlo). Sul palcoscenico di piazza Stagno (ore 22; ingresso a 28 euro più diritti di prevendita) il leader e fondatore Jean-Paul “Bluey” Maunick (alla voce e chitarra) sarà affiancato dalle vocalist Natalie Duncan, Vanessa Haynes e Tony Momrelle, Paul Booth al sassofono e flauto, Sid Gauld alla tromba, Matt Cooper alle tastiere, Charlie Allen e Max O’Donnell alla chitarra, Francis Hylton al basso, Francesco Mendolia alla batteria e João Caetano alle percussioni.
La cornice naturale del bosco di Mitza Margiani nei pressi di Villa Verde ospiterà sabato 13 agosto il penultimo appuntamento: di scena il progetto afrofuturista Khalab, nome d’arte del musicista e produttore Raffaele Costantino, nato per promuovere la musica black di matrice afroamericana, le sue infinite contaminazioni, influenze e declinazioni. Ad accompagnarlo ci saranno Pietro Santangelo al sax tenore, David Paulis al basso elettrico e synth ed Enrico Truzzi alla batteria (biglietto a 5 euro più diritti di prevendita).
Protagonista dell’ultima data della ventiquattresima edizione di Dromos sarà il chitarrista e cantante romano Alex Britti, atteso a Neoneli sabato 27 agosto (ingresso a 15 euro più diritti di prevendita) sull’onda del suo nuovo album, in uscita a inizio estate per la sua etichetta It.Pop: il suo primo disco interamente strumentale, che prende spunto dal blues ma che attinge da qualsiasi genere, così come i suoi concerti ricchi di atmosfere diverse, eterogenee. Il virtuosismo di Alex Britti sulla sei corde si fonde con ritmiche incalzanti, dando forma a un sound che è il risultato di tutta una vita trascorsa ad assorbire il meglio da ogni stile musicale. A Neoneli sarà accompagnato da tre musicisti eclettici, con una solida esperienza alle spalle: Michele Papadia all’organo Hammond, al pianoforte e alle tastiere, Emanuele Brignola al basso, Giulio Rocca alla batteria. Ospite speciale, uno dei più apprezzati jazzisti italiani, il trombettista Flavio Boltro. Il concerto è presentato in collaborazione con Licanìas, il festival culturale promosso dall’Amministrazione comunale di Neoneli, e con il contributo dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna e dell’Unione dei Comuni del Barigadu
Tanta musica, dunque, nel cartellone di Dromos, ma non solo. Tra gli altri eventi previsti, uno spazio di rilievo riveste la minirassegna cinematografica promossa in collaborazione con il Centro Servizi Culturali UNLA di Oristano, in linea con il tema di questa edizione del festival: “Saltimbanchi, illusionisti e giocolieri della vita“. Per tre serate (con inizio alle 21 e ingresso libero) il proiettore e lo schermo allestito nel Giardino dell’UNLA, in via Carpaccio, 9, saranno i piloni che reggeranno il fascio di luce sul quale mettere alla prova l’abilità e l’equilibrio di ogni presente nel farsi trasportare e vivere le storie che si materializzeranno, come un’illusione, sul telo luminoso. Si comincia martedì 26 luglio con “Pa-ra-da”, per la regia di Marco Pontecorvo e con gli attori Jalil Lespert, Daniele Formica, Evita Ciri, Gabi Rauta, Patrice Juiff e Bruno Abraham-Kremer. In visione venerdì 29 luglio il film di Tizza Covi e Rainer Frimmel “Non è ancora domani (La Pivellina)”, con Patrizia Gerardi, Asia Crippa, Walter Saabel, Tairo Caroli. Martedì 2 agosto, al centro dello schermo ci sarà L’illusionista, diretto da Sylvain Chomet e interpretato da Jean-Claude Donda, Edith Rankin, Jil Aigrot, Didier Gustin e Frédéric Lebon.
Il rispetto per l’ambiente e le sue tematiche, quanto mai attuale, vede Dromos impegnato anche in questa edizione con il progetto Suonoverde: in stretta sinergia con i Comuni che ospitano il festival, e attraverso le buone pratiche ambientali promosse dal Protocollo di Kyoto, si punta a conseguire l’obiettivo primario della riduzione dei rifiuti attraverso azioni concrete, come l’utilizzo di stoviglie biodegradabili, il potenziamento della raccolta differenziata, l’utilizzo di alimenti a chilometro zero, la riduzione dei consumi energetici e il sempre più ampio ricorso a fonti rinnovabili. Obiettivi che si sposano alle caratteristiche dei concerti del festival, caratterizzati anche quest’anno dalle scenografie modulari di Mattia Enna realizzate utilizzando materiali riciclati e riciclabili, che spesso nascono per la valorizzazione dei luoghi e della cultura di ciascun territorio. Contribuirà a questo impegno anche l’utilizzo di una vettura elettrica messa a disposizione dalla ditta Lai Automobili di Oristano.
Nelle due giornate a cavallo dei concerti di Ludovico Einaudi a Tharros, il 4 e il 5 agosto, saranno presenti a Cabras la fondatrice del network Instagramers della Sardegna, Alessandra Polo, la travel blogger Lucia Cosseddu, e la food writer e blogger Jessica Cani, da anni impegnate in un lodevole lavoro di promozione del territorio, molto apprezzato per la cura, la passione e l’amore verso una Sardegna che tengono a mostrare oltre il suo bellissimo mare. Uniranno il racconto dell’evento musicale sui loro canali social a una narrazione delle eccellenze paesaggistiche, archeologiche ed enogastronomiche grazie anche alla collaborazione con diverse realtà lungimiranti del territorio.
Con il festival ritorna Viaggio in Sardegna con Dromos e Radio Popolare, una proposta turistica di otto giorni attraverso alcuni dei più suggestivi luoghi dell’Oristanese, a cura dell’associazione Mariposas de Sardinia con ViaggieMiraggi. Per maggiori informazioni scrivere una e-mail all’indirizzo: italia@viaggiemiraggi.org
I biglietti per i concerti con ingresso a pagamento si possono acquistare online sul sito di Dromos. Per informazioni, la segreteria di Dromos risponde al numero di telefono 0783310490, al numero whatsapp 3348022237 e all’indirizzo di posta elettronica info@dromosfestival.it. Notizie e aggiornamenti anche sul canale Telegram e nelle pagine Facebook e Instagram di Dromos.
Con l’allentamento delle restrizioni per l’emergenza covid non sarà più necessario presentare il green pass, ma sono raccomandati comunque prudenza e buon senso. Dromos continuerà a sanificare gli ambienti e le strumentazioni: anche quest’anno per la protezione degli artisti e del personale tecnico, si potrà fare affidamento sul Sanyphone l’innovativo dispositivo di sanificazione di set e microfoni a tecnologia UV-C ideato e prodotto dall’azienda oristanese Sanycar.