Lo studente egiziano Patrick Zaki era stato arrestato, giusto un anno fa all’aeroporto internazionale del Cairo, in Egitto.
Per Zaki, 28 anni – che prima del suo arresto studiava all’Università di Bologna – trascorso un anno di carcere preventivo, nulla è cambiato nonostante la massiccia mobilitazione di attivisti e associazioni che chiedono conto al governo egiziano di questa incredibile quanto ingiustificata detenzione senza sentenza.
Patrick Zaki, che al momento dell’arresto si trovava in vacanza a Mansoura sua città natale, è stato imprigionato per motivi politici, accusato di propaganda sovversiva: le accuse nei suoi confronti si basano sul fatto che avrebbe pubblicato notizie false con l’intento di disturbare la pace sociale, incoraggiando le proteste contro l’autorità pubblica allo scopo di rovesciare l’attuale regime; trattasi di imputazioni del tutto generiche – non sono suffragate finora da prove serie – che vengono rivolte dall’Egitto, a tutti quelli che dissentono o criticano il regime politico attualmente in vigore.
Viceversa, è certo che in Egitto i diritti civili e politici non siano tutelati: nel 2020, l’Egitto è stato classificato da Freedom House (ONG americana che conduce attività di ricerca e sensibilizzazione su democrazia, libertà politiche e diritti umani) come ‘Non libero’ nel suo rapporto annuale Freedom in the World.
Freedom House ha dato all’Egitto un punteggio di ‘Diritti politici’ di 7/40 e un punteggio di ‘Libertà civili’ di 14/60, con un punteggio totale di 21/100.Sempre nel 2020, Report senza frontiere (ONG francese che difende la libertà di informazione e la libertà di stampa), ha classificato l’Egitto al 166° posto nel suo annuale Indice della libertà di stampa.
In occasione dell’anniversario della sua incarcerazione per tenere viva l’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni internazionali su Patrick Zaki, sono state promosse su impulso di Amnesty International numerose iniziative per sostenere e diffondere la richiesta delle sua liberazione: oggi saranno illuminati di giallo alcuni monumenti italiani.
Oggi, da mezzogiorno a mezzanotte, ci saranno dodici ore di musica con ‘Voci X Patrick – Maratona musicale per chiedere la liberazione di Patrick Zaki’, evento in streaming, promosso da Amnesty International Italia, MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti e Voci per la libertà.
Tra gli artisti che parteciperanno alla maratona ci saranno Roy Paci, Grazia di Michele, Pierpaolo Capovilla, Alberto Fortis, Marina Rei, Cosimo Damiano Damato/ Erica Mou/ Antonio Iammarino, Pippo Pollina, Valerio Piccolo e Pino Pecorelli, Lorenzo Lavia e Arianna Mattioli, la Med Free Orkestra, il Parto delle Nuvole Pesanti, Stefano Saletti con Barbara Eramo e Banda Ikona, Maurizio Capone & BangtBungt, Ivan Segreto, H.E.R., Gianluca Costantini e tanti altri.
L’evento ha il Patrocinio della Camera dei deputati, nonché quello di Alma Mater Studiorum Università di Bologna, del Master GEMMA Università di Bologna (al quale studiava Patrick Zaki) e del Comune di Bologna.
Le dodici ore di maratona saranno diffuse dalle ore 12:00 sulle pagine Facebook e YouTube di Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty, MEI Meeting degli Indipendenti, Amnesty International Italia e di tutti coloro che vorranno condividere. Questi i link diretti dello streaming: Facebook: www.facebook.com/564528913596212/posts/3604479502934456/ YouTube: https://youtu.be/ujKJoGG829A
Rai Radio1 – media partner del festival Voci della libertà – rilancerà poi l’iniziativa, con collegamenti in diretta e interviste ai protagonisti, grazie a una staffetta tra i principali programmi. Radio Popolare invece trasmetterà in differita l’evento a partire dalle ore 24:00.
Da oggi, tante città italiane diventeranno le ‘citta dei poster per Zaki’ ospitando i manifesti vincitori del contest ‘Free Patrick Zaki, prisoner of conscience’: si tratta dei dieci manifesti vincitori – tra i 900 poster candidati provenienti da quasi 50 Paesi di tutto il mondo – selezionati nell’ambito del concorso internazionale di comunicazione sociale ‘Poster For Tomorrow’.
A Cagliari, in occasione di questo primo e triste anniversario – come già riportato da queste colonne – nella serata di oggi 8 febbraio, il Bastione di Saint Remy sarà illuminato ‘in giallo’, il colore di Amnesty International, a testimonianza dell’adesione del Comune all’impegno per la causa di Patrick Zaki.
Per non far spegnere le speranze di una rapida scarcerazione e per promuovere al contempo una riflessione sulle innumerevoli violazioni dei Diritti umani compiute in Egitto – sempre a cura di Amnesty International – nell’Aula Magna del Rettorato di
Cagliari, nella Biblioteca di Scienze politiche, nella Facoltà di Studi Giuridici, nella Biblioteca di Studi Umanistici di Via Dante Alighieri ed in altri luoghi simboli della città, saranno presenti, le sagome raffiguranti Patrick.
Alberto Porcu Zanda