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Fuori i morosi. Agli immigrati le case pignorate

È una trovata del tribunale di Lecco, ma può fare scuola in tutta Italia. E rischia di essere una minaccia per tutti quegli italiani che non riescono a pagare tutte le pendenze che hanno sulla propria casa. Il giudice delle escuzioni immobiliari, Dario Colasanti, ha infatti deciso di usare le case pignorate ai cittadini morosi per ospitare gli immigrati“Il progetto – ha scritto il giudice nella comunicazione dello scorso 14 ottobre – persegue un alto scopo umanitario e sociale in quanto è volto a realizzare una distribuzione sull’intero territorio provinciale dei rifugiati assicurandogli alloggi dignitosi, così da limitare i disagi e i pericoli della permanenza accentrata nei centri di accoglienza.

Il documento è stato spedito via mail alla Prefettura, alla cancelleria del Tribunale e all’Ordine degli avvocati di Lecco per attuare quanto prima la redistribuzione degli immobili. Il titolo non lascia alcun dubbio sulla disposizione del tribunale di Lecco: “Progetto accoglienza – provvedimento G.E. Tribunale di Lecco locazione immobili pignorati ai rifugiati”. Colasanti parla di locazioni “temporanee” per gli immigrati, che hanno fatto richiesta dello status di rifugiati o che lo hanno già ottenuto, e dispone che la Prefettura, che esegue i pignoramenti ai cittadini morosi, paghi il canone d’affitto alle cooperative che si sono aggiudicate il bando. Agli immigrati, infine, viene chiesto di effettuare “opere di manutenzione ordinaria” per sistemare gli appartamenti che gli vengono offerti. Il giudice delle esecuzioni immobiliari, però, non specifica quali lavori debbano svolgere.

In questo modo, il pignorato non tornerà mai in possesso del proprio appartamento. E, se anche volesse venderlo, qualunque compratore ne uscirebbe scoraggiato dalla visita dell’immobile. Anche perché,  “avrebbe difficoltà anche solo a visionarlo, oppure a visionarlo in buone condizioni, visto che non è credibile che degli immigrati si mettano seriamente a risistemarlo”. Non solo il prezzo di vendita si abbasserebbe ben al di sotto del prezzo di mercato, ma in una eventuale asta diventerebbe quasi impossibile acquistare un appartamento che risulta occupato da un gruppo di immigrati e che pertanto dovrebbe essere sgomberato.

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