Un tampone per poter fare la prima Comunione. È successo a Galeata, un comune di 2.500 abitanti in provincia di Forlì-Cesena, dove a deciderlo è stata la sindaca Elisa Deo, dopo che sette persone, tra cui un minore, sono risultate positive al Covid-19 e altre 26 si trovano invece in isolamento.
La scelta è stata annunciata su Facebook proprio dalla prima cittadina, che ha poi specificato come anche la Ausl e il parroco siano stati consultati e abbiano dato parere positivo.
La Comunione si terrà all’aperto, nell’Abbazia di Sant’Ellero e “rispettando tutte le norme anti Covid”, rassicura don Massimo. A chi gli chiede come mai sia stato deciso di fare i tamponi ai bimbi piuttosto che spostare la cerimonia più avanti, il parroco risponde: “In realtà è già stata posticipata una volta a causa del lockdown. Poi io in ottobre mi trasferirò a Predappio. I genitori ci tenevano che celebrassi la comunione dei loro figli a conclusione di quello che è stato un percorso intrapreso insieme. Sono contento quindi di poterlo fare prima di partire”, ammette.
La sindaca di Galeata ha scritto su Facebook: “…Per Domenica 6 settembre è programmata la Comunione, un evento molto importante per la nostra comunità religiosa, che vede inevitabilmente coinvolte molte persone. A fronte di ciò, ho ritenuto necessario interpellare il servizio di Igiene Pubblica Ausl, dal quale ho avuto disponibilità per sottoporre a tampone tutti i bambini che riceveranno il Sacramento. Visto che il tampone sarà su base volontaria, rendo noto, in accordo con il nostro Parroco Don Massimo, che coloro che non effettueranno l’esame, peraltro gratuito, non potranno partecipare al rito, a tutela degli altri bambini. Prendendo atto della situazione in evoluzione e considerato che alla funzione religiosa seguiranno momenti conviviali dove si potrebbero creare ingenti assembramenti senza avere il controllo di tutti i partecipanti, quale autorità sanitaria locale, al fine di garantire la massima tutela cittadina, invito fortemente ad evitare ricevimenti, pranzi, feste e ritrovi.Ritengo che la salute venga prima di tutto e come sindaco, scrupolosamente, mi sento in dovere di mettere in pratica tutte le azioni volte alla massima sicurezza ed incolumità pubblica.Pertanto ritengo che la Comunione si possa svolgere in quanto mi sono assicurata che verranno adottate tutte le precauzioni di contrasto al Covid, mentre ribadisco che tutto il resto debba essere assolutamente evitato.Per quanto la festa faccia parte di una giornata di grande importanza per i bambini e le loro famiglie, all’interno di un contesto emergenziale di questo tipo, sono intransigente e ribadisco di evitare in coscienza assembramenti e situazioni di promiscuità in locali pubblici. Tutti devono essere consapevoli dei propri comportamenti e responsabili delle conseguenze che ne potrebbero derivare.Mi aspetto pertanto massima collaborazione da parte di tutti e colgo l’occasione per augurare ai bambini la serenità di questo giorno che spero li accompagnerà per tutta la vita.”