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Galtellì. Il padre di Francesco ai giovani: “C’è sempre una speranza, la famiglia, su di essa dovete sempre far affidamento

Indipendentemente dal modo con cui si decide di porre fine alla propria vita, l’interrogativo che ci si lascia dietro è sempre lo stesso: perché? Tocca a chi rimane dare una risposta. Quando chi, ha deciso di lasciare gli affetti  terreno, è  un ragazzino quattordicenne,  il perché  è  ancora più forte. Il padre di Francesco, il giovanissimo di Galtelli che si è  suicidato ha parlato ai funerali e  i suoi pensieri sono molto importanti per tutti noi:

“In tre giorni, centinaia di persone sono entrate a casa mia. Le parole comuni erano forza, coraggio, speranza e fede. Noi partiremo proprio dalla fede, cercheremo di scavare in profondità affinché la fede ci dia la forza, il coraggio e la speranza. Partendo da questa fede, da questa nostra parrocchia, comincio a raccogliere il mio coraggio. La tragedia di mio figlio mi ha fatto smarrire. Ma sto cercando di recuperarmi perché sono un marito e ho una moglie da sorreggere, sono un papà, ho altri due figli da portare a traguardi importanti e ho tutta la vostra stima. Noi Francesco lo abbiamo perdonato per quello che ha fatto. Stiamo ringraziando il signore per avercelo donato in questi 14 anni”. “Allo stesso tempo vi vorrei dire cari giovani: c’è sempre una speranza. E se ci badate bene è sempre vicina a voi: parlo della famiglia. La famiglia è sempre un porto dove qualsiasi nave trova riparo dopo una burrasca. Su di essa dovete sempre far affidamento. É la famiglia che vi supporta nelle vostre decisioni, nelle vostre incertezze e nei vostri angoli bui. Non smarriamo questa strada. Costruitevi il vostro futuro di vita appoggiandovi alle vostre famiglie e vedere che ogni angolo buio troverà una risposta”. Giovanni Santo Porcu – Un amico, un collega e sopratutto un grande uomo.

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