Prosegue, senza sosta, l’attività della Guardia di Finanza di Cagliari a contrasto della commercializzazione di prodotti non sicuri e contraffatti e all’abusivismo commerciale, settori strategici cui il Corpo dedica una particolare attenzione al fine di garantire, da una parte, le normali regole di concorrenza tra gli imprenditori e, dall’altra, la sicurezza del consumatore che acquista ed utilizza prodotti che non sono stati sottoposti agli stretti controlli di qualità normati dall’Unione Europea e che, pertanto, costituiscono un serio rischio per la salute dell’utilizzatore finale.
I Finanzieri, nei giorni scorsi, proprio in occasione delle festività natalizie, hanno intensificato le specifiche attività operative nel settore, operando diversi controlli in numerosi esercizi commerciali, tanto del capoluogo quanto di tutta la provincia cagliaritana.
L’esito di tali attività, da un lato, ha evidenziato la presenza sul territorio di numerose attività commerciali in piena regola con l’osservanza delle norme specifiche a tutela del settore; dall’altro, le Fiamme Gialle si sono invece imbattute in situazioni di irregolarità, foriere di arrecare nocumento ad ignari acquirenti, i quali con l’intento di entrare a pieno nel “clima natalizio”, abbellendo le proprie abitazioni con scintillanti arredi natalizi, in realtà si espongono a rischi per la propria salute o la sicurezza delle proprie case.
Difatti, il materiale irregolare individuato era totalmente difforme da quanto previsto dal Codice del Consumo, vista la totale mancanza delle informazioni minime, quali i dati relativi al produttore e all’importatore, il paese d’origine e la natura dei materiali impiegati per la loro realizzazione, soprattutto per le decorazioni ad impulso elettrico, quali luci e addobbi luminosi. Tali informazioni, obbligatorie per legge, devono oltretutto essere presenti sulle confezioni in maniera chiara, leggibile ed in lingua italiana.
Le Fiamme Gialle hanno rinvenuto, presso un esercizio commerciale di Cagliari, 30.561 arredi natalizi di questa natura; medesima tipologia di merce, ma con un diverso quantitativo, presso altri negozi di Sanluri, Iglesias e Sarroch, dove la merce irregolare individuata è stata pari, rispettivamente, a 10.275, 860 e 1.320 unità.
La merce – oltre 43.000 articoli irregolari – è stata sottoposta a sequestro amministrativo: per i titolari delle attività che li esponevano per la vendita al pubblico, è scattata la segnalazione alla Camera di Commercio ed una sanzione pecuniaria compresa tra i 250 ed i 25.000 euro.