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GDF Cagliari: scoperta associazione a delinquere dedita all’autoriciclaggio. sequestrati 51 milioni di euro

Cagliari. Le Fiamme Gialle del 2° Nucleo Operativo Metropolitano di Cagliari, hanno scoperto una associazione a delinquere finalizzata all’autoriciclaggio di ingenti somme di denaro. L’attività è nata dalla segnalazione da parte di un istituto di credito nei confronti di un’agenzia di pagamento di Quartu Sant’Elena, gestita da un cittadino straniero.
L’attività di analisi delle transazioni effettuate dall’operatore ha evidenziato, in primis, che il soggetto risultava non aver identificato compiutamente la clientela ovvero aveva indicato, quali mittenti, ignari avventori dell’esercizio commerciale i quali si erano rivolti al professionista per altri servizi offerti, come, ad esempio, la fotocopia del documento d’identità per esigenze private.
Insospettiti da questa condotta, i Finanzieri hanno deciso di estendere il controllo all’intero circuito di agenti money transfer facenti capo al medesimo istituto di pagamento di diritto estero mediante il quale operava l’agenzia di pagamento.
Sotto la direzione della locale Autorità Giudiziaria, sono state dunque effettuate perquisizioni locali tanto presso la sede principale dell’agenzia, a Milano, quanto presso l’abitazione del suo referente per l’Italia, residente a Roma.
L’analisi di quanto acquisito ha fatto emergere la presenza di ulteriori 15 agenti di pagamento sparsi in tutta Italia, presso i quali sono state riscontrate le medesime criticità presenti nell’agenzia cagliaritana; altresì è stato rilevato che, in alcuni casi, i soggetti ispezionati non fossero neanche dipendenti del money transfer ovvero abilitati allo svolgimento dell’attività di agente di pagamento.

Ad esito dell’intera attività di ispezione, tutti i soggetti controllati sono stati deferiti alla locale Autorità
Giudiziaria per i reati di autoriciclaggio ed associazione per delinquere.
La stessa Procura della Repubblica, condividendo in toto le ipotesi investigative, ha delegato ai Finanzieri
l’esecuzione di un decreto di sequestro preventivo, nei confronti dell’associazione, per oltre 51 milioni di euro, attuato anche mediante gli strumenti di cooperazione internazionale.
E’ stato altresì notiziato l’OAM (Organismo Agenti e Mediatori), quale organo di vigilanza ai fini dei propri
adempimenti di competenza.
Gli indagati sono da ritenersi innocenti sino a condanna passata in giudicato, in
applicazione del principio di non colpevolezza costituzionalizzato e in attuazione della recente normativa.

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