
Oggi alle 9, le pile 10 e 11 del ponte Morandi a Genova, verranno fatte esplodere e crolleranno l’una verso l’altra decretando la fine del viadotto crollato il 14 agosto 2018 portando con sé la vita di 43 persone. L’esplosione durerà circa 6 secondi. Una volta esplose le cariche e crollate le pile, in cantiere accederanno i demolitori che controlleranno che non vi siano rimase cariche inesplose e bonificheranno l’area. Poi sarà il turno di Arpal e Asl, che preleveranno i campioni dai macchinari posizionati nei giorni scorsi per analizzarli e stabilire il livello di amianto e polveri nell’aria. Un primo controllo verrà effettuato a mezzogiorno, un secondo a metà pomeriggio, e così via sino a quando le analisi non confermeranno che la qualità dell’aria è tornata entro i limiti di legge.
Presenti, per l’occasione, anche il ministro dell’Interno Matteo Salvini, il ministro del Lavoro Luigi Di Maio e la ministra della Difesa Elisabetta Trenta, che osserveranno la procedura dal ponte dell’Ikea insieme con il resto delle autorità cittadine. Il piano complesso e delicato ha comportato l’evacuazione di circa 3.400 persone in un raggio di 300 metri dalle pile, operazione iniziata alle 6 di venerdì mattina attraverso bus navette che hanno accompagnato chi lo desiderava ai centri di accoglienza allestiti sul territorio.
Dal punto di vista della viabilità ordinaria, dalle 6 alle 22 (o comunque sino a cessate esigenze), è vietato il transito veicolare e pedonale e il divieto di sosta e fermata dei veicoli nelle strade, o tratti di strade, che rientrano nella fascia dei 300 metri evacuata:
– via 30 Giugno 1960;
– via Nicola Lorenzi;
– via Greto di Cornigliano;
– via Giorgio Perlasca, tratto compreso tra ponte Romero e via Questa;
– via Argine Polcevera, tratto compreso tra ponte Romero e via Questa;
– via Campi: passerella pedonale sul Torrente Polcevera altezza via Campi (il cosiddetto “ponte delle Ratelle”);
– via Walter Fillak, tratto compreso tra via Salinero e via Canepari;
– via Vincenzo Capello;
– via Enrico Porro;
– via Giuseppe Frassinello;
– via Egisto Bezzi;
– via Sebastiano Biagini;
– via Pietro Borsieri, tratto compreso tra via Camozzi e via Campi;
– via Adamello, tratto compreso tra via Camozzi e vía Frassinello;
– via Certosa, tratto compreso tra via Camozzi e via Fillak;
– via Garello, tratto compreso tra via Gaz e via Certosa;
– via del Campasso, tratto compreso tra via Pellegrini e via della Pietra;
– via Antonio Pellegrini;
– via Silvio Spaventa;
– salita Vittorio Bersezio;
– via della Pietra;
– via Adelaide Ristori;
– via Robert Baden Powell;
– salita al Forte della Crocetta.
Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, scrive sui social, in vista della demolizione, prevista oggi, delle pile 10 e 11:
“Domani sarà una giornata importante. Non solo per la nostra città e la Liguria, ma per l’Italia intera. Nella settimana in cui è entrata nel vivo la ricostruzione del nuovo ponte di Genova, con la colata di cemento del primo pilone e l’arrivo del primo pezzo del viadotto, verranno demolite le pile 10 e 11. Pochi secondi per veder andare giù il moncone est del ponte Morandi. Pochi secondi in cui le nostre menti ripercorreranno questi mesi di lavoro duro per arrivare a questo momento. Penseremo alle 43 vittime e alle loro famiglie, agli sfollati che hanno dovuto lasciare le loro case, ai feriti, ai sopravvissuti e alla voglia di giustizia per un evento assurdo che non doveva succedere. Penseremo anche a una città intera, che è stata ferita, ma che ha saputo da subito rialzarsi, grazie alla solidarietà e alla forza dimostrata dai suoi cittadini e al grande lavoro di tutte le istituzioni compatte – continua Toti – Una forza che è stata un esempio per il mondo intero. Sarà un giorno anche di disagi, inevitabili, che Comune e Regione stanno gestendo con enorme impegno per ridurli il più possibile. Ma questo giorno, fatto anche di sacrifici e rinunce personali, sarà il giorno della svolta. In cui Genova, in maniera tangibile, potrà veramente guardare al futuro. Allora ancora una volta forza Superba e buon lavoro a tutti!”.
