Il progetto Nuraghe dell’associazione Perdas Novas entra nelle aule universitarie per uno studio e un approfondimento sulle strategie di comunicazione. Tre gruppi di lavoro costituiti da quattordici studentesse e studenti del corso di laurea magistrale in “Giornalismo e informazione web” dell’Università di Cagliari hanno partecipato alla creazione di tre progetti di comunicazione dedicati alle attività dell’associazione Perdas Novas con la guida della professoressa Elisabetta Gola, nell’ambito dell’insegnamento “Semiotica dei new media e strategie editoriali”. Per tre mesi hanno lavorato allo studio delle strategie di comunicazione già adottate dal team di professionisti, e ne hanno dato una loro analisi e visione. I risultati saranno presentati sabato 23 marzo, a partire dalle 10.00, a Gergei, nella sala conferenza della struttura ricettiva Is Perdas. Interverranno all’incontro: Elisabetta Gola, Professoressa di Filosofia e teorie dei linguaggi nel Dipartimento di Pedagogia, Psicologia, Filosofia dell’Università di Cagliari, i gruppi di lavoro degli studenti e delle studentesse, Paola Cireddu e Carlo Pirchio per il team professionale di comunicazione di Perdas Novas, il presidente dell’associazione Simone Ollanu, ealcuni rappresentanti istituzionali del territorio. Obiettivo dell’incontro è promuovere il confronto tra i promotori del progetto Nuraghe, l’università e il territorio.
Il più grande progetto di un cantiere di archeologia sperimentale e le varie attività a margine per la costruzione ex novo di un nuraghe trilobato guidato da Perdas Novas, presentato lo scorso novembre in occasione del primo convegno internazionale “Architetture di pietra – Strutture megalitiche e monumentali in Sardegna e nel Mediterraneo in epoca preistorica e protostorica” che si è articolato per tre giornate nei comuni di Serri, Mandas, Isili, Orroli e Gergei, con il coinvolgimento di studiosi ed esperti, di un comitato scientifico alla guida del progetto, dei comuni del territorio e dei vari rappresentanti istituzionali regionali e nazionali, ha infatti un enorme valore scientifico, ma anche comunicativo, che ha generato molto interesse nelle studentesse e negli studenti della laurea magistrale in “Giornalismo e informazione web” dell’Università di Cagliari. “È sempre più importante proporre attività che avvicinino chi segue le lauree magistrali al mondo delle professioni – dichiara la prof.ssa Gola – Le discipline che devono creare un know-how non possono prescindere dal proporre attività pratiche, che sono efficaci quanto più sono vicine al mondo reale, sia in termini di motivazione che di gestione della complessità”. Un’impresa imponente quella di Perdas Novas che sin dai primi passi è accompagnata e sostenuta da un appassionato gruppo di ingegneri, architetti, archeologi, storici, filosofi, archeoastronomi, ricercatori a vario titolo e operatori economici, nata dall’urgenza di intraprendere una serie di iniziative volte alla conservazione e alla valorizzazione dell’eredità culturale e contribuire al rilancio del patrimonio architettonico e monumentale sardo di epoca preistorica e protostorica, caratterizzato proprio dalle architetture antiche degli oltre 8.000 nuraghi. “Sapere che il progetto della associazione Perdas Novas entra nelle aule universitarie è motivo di orgoglio – dice Claudio Ollanu di Perdas Novas – Ho visto in anteprima i progetti e ho trovato interessante e utile avere un feedback da parte di persone giovani e con un percorso di studi specializzato. Ospitarli a Is Perdas è un modo per dare valore a quanto hanno fatto e valutare se possono nascere collaborazioni”.
Gli studenti e le studentesse del corso di laurea magistrale in “Giornalismo e informazione web” dell’Università di Cagliari: Letizia Demontis, Alessandra Caddeu, Theodora Alice Cojocaru, Luana Marcia e Judy Mura per il primo gruppo; il secondo gruppo è composto da Antonio Patta, Giorgia Sechi, Alessandra Cani, Emanuela Murru; infine il terzo gruppo vede Elisa Chiara Oggiano, Lorenzo Puddu, Andrea Cabras, Andrea Palagino e Eleonora Montis.