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Niente da fare per l’Italia di Luciano Spalletti, che saluta il sogno della Final Four di Nations League dopo un pareggio thrilling per 3-3 contro la Germania a Dortmund. Una partita dai due volti, folle e spettacolare, che ha visto gli Azzurri capaci di rimontare un triplo svantaggio nella ripresa, senza però riuscire a strappare la qualificazione.
Il primo tempo è stato un monologo tedesco. La Nazionale di casa ha dominato in lungo e in largo, chiudendo i primi 45 minuti con un netto 3-0. Il vantaggio è arrivato al 30’ con un rigore trasformato da Joshua Kimmich, impeccabile dal dischetto. Sei minuti dopo, al 36’, Jamal Musiala ha raddoppiato sfruttando una clamorosa dormita collettiva della difesa italiana su calcio d’angolo, neanche in terza categoria succedono queste cose. Prima dell’intervallo, Tim Kleindienst ha calato il tris, mandando le squadre negli spogliatoi con un risultato che sembrava già scritto.
Ma il calcio, si sa, è imprevedibile. Al rientro in campo, l’Italia ha cambiato marcia, mostrando orgoglio e carattere. Moise Kean è stato il grande protagonista della rimonta: al 49’ ha accorciato le distanze, firmando il gol che ha riacceso le speranze azzurre, e al 69’ ha completato la sua doppietta personale, portando il punteggio sul 3-2. Il forcing dell’Italia è stato premiato al 95’, quando Federico Raspadori ha trasformato un calcio di rigore, siglando il definitivo 3-3.
Un pareggio che racconta una partita pazza, emozionante e ricca di colpi di scena, ma che non basta agli Azzurri per proseguire il cammino in Nations League. La Germania, nonostante il crollo nella ripresa, può esultare per la qualificazione, mentre Spalletti e i suoi ragazzi tornano a casa con l’amaro in bocca, ma con la consapevolezza di aver dimostrato grande cuore. Una serata da ricordare, nel bene e nel male
